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Piano spiaggia: le clamorose balle dei politici pescaresi

ecomostri#‎iovogliovedereilmare‬ e non mi faccio prendere in giro.  SMONTIAMO ALCUNE FESSERIE raccontate oggi al Centro dagli autori materiali del Piano Spiaggia della Giunta Alessandrini.

1) Riccardo Padovano, rappresentante di 60 titolari concessioni su cento, mette le mani avanti e difende il piano: «Non faremo colate di cemento, nè aumenti di superficie. Vogliamo solo far ripartire gli investimenti per lavorare anche d’inverno».

Se non vogliono aumenti di volumetrie perchè prevedono l’aumento del 30%?

Stando aperti anche in inverno scatterà la nuova norma regionale che prevede che il limite massimo di superficie per gli stabilimenti che sono aperti tutto l’anno e che hanno almeno 10 dipendenti passa da 250+30% (325mq) a 500 mq.

Meno male che non volevano aumenti!

2) l’assessore al Demanio Enzo Del Vecchio, smorza le polemiche su presunti ampliamenti “selvaggi” sulle spiagge pescaresi. «Il 50% degli stabilimenti» dice il vicesindaco «già supera abbondantemente le metrature imposte dal piano demaniale, quindi perché dovrebbero chiedere più metri quadri?»

Secondo i dati di Del Vecchio almeno il 50% degli stabilimenti usufruirà quindi degli aumenti di volumetria. E quanti sono quelli che hanno superato già i 250 mq ma abusivamente e con la nuova norma verrebbero sanati?

3) Per Francesco Pagnanelli, presidente della commissione infrastrutture, il primo comandamento del nuovo piano spiaggia è: «recuperare la vista mare». «Spostando le cabine davanti o dietro agli stabilimenti e riposizionandole sull’arenile senza con questo produrre incrementi di superficie»,

Senza produrre incrementi di superficie? E come mai prevedono l’aumento del 30%? E per quanto riguarda le cabine si possono far spostare senza dare la destinazione ricettiva (camere da affittare) a quel volume. E come si tutela la vista mare se col nuovo piano non si debbono nemmeno togliere le strutture mobili a fine estate e si eliminano divieti e limiti a recinzioni?

Le balle raccontate oggi dai promotori del “piano spiaggia” non sono le prime. Qualche settimana fa il vicesindaco Enzo Del Vecchio sosteneva che il Comune era obbligato a consentire gli aumenti di volumetria degli stabilimenti. Fesseria che abbiamo ampiamente smontato.

La spiaggia è di tutte/i!

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