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Kool Thing, 30 anni fa usciva Goo dei Sonic Youth.

30 anni fa usciva Goo dei Sonic Youth. Kim Gordon duettava con Chuck D dei Public Enemy in Kool Thing, sintesi estetica e militante di rock alternativo e hip hop, femminismo punk, anticapitalismo, coscienza nera, stile. Attualissima politicamente la domanda che Kim Gordon con voce sensuale sussurra a Chuck D:
“I just want to know, what are you gonna do for me?
I mean, are you gonna liberate us girls
From male white corporate oppression?”.
Liberazione dall’oppressione maschile bianca capitalistica. Pensare che il video ai superficiali poteva apparire più commerciale della produzione precedente della gioventù sonica. Era il primo disco dei Sonic Youth per una major ma questo non spinse la gioventù sonica a rinunciare alla propria attitudine. Kim sfidava l’immaginario sessuale maschile bianco rivolgendosi al nero Chuck come a uno strafigo liberatore alla faccia dei nipotini del Ku Klux Klan ma anche dei machisti neri. Oggi i commentatori osservano che tantissimi bianchi si uniscono alla rivolta degli afroamericani e la nuova onda femminista mondiale è molto kool. Ben scavato vecchia talpa! Gramsci scrisse che le rivoluzioni le preparano i libri. Non fece in tempo a prendere in considerazione i dischi. I Public Enemy avevano intitolato un loro potentissimo lp Fear of a black planet. Paura di un pianeta nero. In Kool Thing si parafrasava in fear of a female planet. Neri e donne, incubi del suprematismo maschio bianco. Il vecchio Allen Ginsberg così riassumeva con la sua lucidità politica che entusiasmò Pasolini l’ondata conservatrice e reazionaria che ha accompagnato il neoliberismo in un crescendo da Reagan fino a Trump: “Questa visione del mondo tollerante, da Beat generation o da <<anni `60>>, ha provocato in una destra intossicata una reazione di <<negazione>> (come si dice nel linguaggio di Alcolisti Anonimi) della realtà e ne ha rafforzato la codipendenza da leggi repressive, stato di polizia incipiente, uso della pena di morte a fini demagogici, demagogia sessuale, censura dell’arte, ira di televangelisti monoteisti fondamentalisti circa-fascisti, razzismo e omofobia. Questa controreazione sembra una conseguenza dell’aggravarsi del divario tra classi ricche e classi povere, della crescita di una vasta sottoclasse umiliata, dell’aumento di potere e lusso per i ricchi che controllano la politica e per i loro maggiordomi nei media. Prescrizione: più arte, meditazione, stili di vita di relativa penuria, evitare il consumo vistoso che sta portando a estinzione il pianeta”. Nel 1992 i Sonic Youth incideranno il manifesto antifa Youth against fascism.
Nella seconda metà degli anni ’80 i Sonic Youth e i Public Enemy erano per me quelli che nel rock e nel rap riprendevano e riattualizzavano in maniera creativa le controculture militanti dei sixties, erano dei remix originali non delle copie caricaturali. I Sonic Youth suonarono al commiato di Abbie Hoffman a Tompkins Square e rendevano omaggio a William Burroughs e Allen Ginsberg, i Public Enemy citavano apertamente le Pantere Nere. Avevo 24 anni quando uscì Goo, avevo cominciato l’anno con la pantera e l’università occupata e nei mesi precedenti avevamo occupato l’ex-università. 
Goo arrivò con l’iconica copertina e se ricordo bene fu Giulia per la prima volta a farmelo sentire. Kool Thing l’ho pompato per anni nelle dancehall del ritmo trusciante con Fight The Power e Don’T Believe The Hype. L’incontro con Chuck D era stato preceduto dalla delusione di Kim Gordon, rocker femminista che apprezzava la scena hip hop, nei confronti di LL Cool J che aveva intervistato per la rivista Spin e le aveva risposto che l’uomo deve avere il controllo della propria donna, non conosceva Iggy Pop e gli Stooges e gli piaceva Bon Jovi. Sono passati tanti anni e negli scorsi mesi sia Kim Gordon che Chuck D hanno sostenuto Bernie Sanders. Oggi dai loro profili Istagram Kim Gordon ha invitato a sostenere #BlackLivesMatter e Thurston Moore Greta e il movimento contro la catastrofe climatica. Fa piacere quando i vecchi amici non ti deludono. Kool Thing rimane un esempio di #ritmoeconsapevolezza, lo slogan che coniai quando riaprimmo Radio Città nel 1996. Pochi mesi prima dell’uscita del disco nel novembre ’99 c’era stata la rivolta di Seattle e Ken Loach la commentò dicendo che la militanza era tornata sexy. Come scrisse Foucault? Il fatto che il nemico sia abominevole non implica che i militanti debbano essere tristi. Kool Thing: la lotta è fica. Come hanno scritto i Sonic Youth stamattina su fb, Goo è stato pubblicato 30 anni fa ma la domanda rimane: “are you gonna liberate us girls from male white corporate oppression?”
  

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