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LO SPUTTANAMENTO: INCHIESTA A MILANO

A Milano sono arrivate le richieste di arresto per l’imprenditore Manfredi Catella e Giancarlo Tancredi, assessore all’urbanistica della giunta Sala.
Con orgoglio possiamo rivendicare come Rifondazione Comunista di non esserci accomodati nel sistema Sala. Ricordo che prima delle ultime comunali la nostra federazione cercò di costruire una coalizione alternativa proprio ponendo l’attenzione sulla vicenda urbanistica. Purtroppo Sinistra Italiana e Verdi scelsero di stare con Sala fin dal primo turno. Rimanemmo soli ma in buona compagnia, quella dei comitati e degli urbanisti che lottavano contro l’assoggettamento delle politiche urbanistiche agli immobiliaristi, contro il consumo di suolo e lo strapotere della rendita speculativa. La lista a cui partecipammo Milano in Comune non riuscì a eleggere nonostante il bravissimo e competente candidato sindaco Gabriele Antonio Mariani.

Non condivido il settarismo di chi ripete il mantra “mai col PD” ma neanche l’opportunismo di chi sceglie il facile “sempre col PD” per ritagliarsi spazi istituzionali. Credo che la sinistra radicale, antiliberista e ambientalista debba mantenere la propria autonomia e non rinunciare alla lotta.
Una coalizione di sinistra e ambientalista unitaria al primo turno avrebbe potuto imporre con la forza dei numeri l’attenzione sul sacco urbanistico di Milano (che tra l’altro è di natura bipartisan come dimostra la proposta di legge #SalvaMilano sostenuta dalla destra per sbloccare progetti che magistratura ha fermato), fare di Milano un caso nazionale prima che diventasse un caso giudiziario, magari imporre in cambio del sostegno al secondo turno una svolta oppure eleggere una pattuglia di combattiva opposizione.
Vorrei segnalare anche la colpevole distrazione di troppi. Ha suscitato grande indignazione l’uso intimidatorio delle querele da parte della destra ma non ho visto qualcosa di simile quando la giunta Sala ha querelato il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto, reo di aver raccontato e documentato lo scandalo urbanistico milanese. Consiglio di leggere il suo libro #ControMilano.
La gran parte della sinistra e anche delle aree di movimento ha fatto finta di non vedere accontentandosi dei calzini arcobaleno e della presenza alle commemorazioni antifasciste di Sala.
Lo scrivo senza polemica ma solo per chiarire come la penso e per ringraziare la nostra Federazione di Milano per la linea portata avanti in questi anni.
Almeno a noi nessuno potrà dire: dov’era la sinistra mentre a Milano si regalavano volumi e aree agli immobiliaristi?
Ora c’è il rischio che la destra faccia bingo. Gli interessi che hanno beneficiato dell’urbanistica meneghina possono contare su una destra in parlamento che potrebbe approvare il “Salva Milano” rendendo la deregulation totale regola nazionale e cavalcare le inchieste per conquistare la città.
Elly Schlein ha imposto al PD in parlamento di non sostenere la proposta di legge “Salva Milano” dopo che le inchieste della magistratura hanno evidenziato palese illegalità delle procedure urbanistiche milanesi ma la destra intende portarla avanti. Sul pericolo che rappresenta segnalo articolo che a suo tempo abbiamo scritto io e Paolo Berdini su il manifesto definendolo “modello mostro“.
L’inchiesta di Milano disvela la natura delle aree “centriste” e “riformiste” che hanno avuto l’egemonia nel centrosinistra per anni e anche il perchè del sostegno di cui godono da parte dei gruppi affaristici che hanno un enorme peso mediatico nel nostro paese.
Ora il partito trasversale del cemento e degli affari potrebbe scegliere di affidarsi alla destra essendosi sputtanati (citazione di Cochi Ponzoni e Paolo Rossi) i “riformisti” e i “centristi” che hanno garantito il business as usual a Milano.
Leggo che FdI ha già convocato un presidio per chiedere le dimissioni di Sala. Si tratta di un’iniziativa che merita solo pernacchie e lanci di pomodori visto che la destra ha proposto persino un progetto di legge per salvare i progetti urbanistici nel mirino della magistratura.
Segnalo che per anni le trasmissioni delle reti Mediaset su Milano hanno parlato solo di emergenza sicurezza e immigrazione (materie tra l’altro di competenza del governo Meloni), mai di speculazione edilizia e cementificazione.
P.S.: va ringraziato per la continua denuncia delle malefatte milanesi l’amico e compagno urbanista Sergio Brenna

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