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A Lanciano è partita una davvero ammirevole campagna di solidarietà che merita il contributo di tutt*.
La storia la trovate raccontata sul sito Lorenzo facci un goal:
Lorenzo è nato a Lanciano il 01.03.1994 … giocava a calcio sin da bambino, molto promettente, faceva parte della beretta della Virtus Lanciano, e a seguire della Primavera; nel 2013 avrebbe dovuto fare il salto di categoria entrando a far parte, della prima squadra in serie B, se non fosse stato per quel “fatidico-santo†crociato lesionato durante una partita…
Il 14 giugno del 2013 a seguito degli esami di routine pre-intervento del crociato nell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero, gli viene diagnosticata la leucemia. Con la corsa all’ospedale di Pescara, viene stabilita con certezza la malattia: leucemia linfoblastica acuta di tipo B Common Philadelphia positivo…
Il suo sogno di diventare un calciatore, si arena ed inizia una dura battaglia contro un male invisibile.
La caratteristica seria e compromettente di questa forma di leucemia è proprio l’anomalia del philadelphia positivo, che fa parte delle leucemie croniche; forme acute, come quella di Lorenzo, comportano una costante recidiva e una quasi impossibile guarigione..la malattia scompare o si abbassa, ma dopo un mese al massimo due, ritorna più forte di prima. Lorenzo ha solo una speranza, recarsi entro tre settimane, all’Università di Philadelphia per questo trattamento, è una corsa contro il tempo e ha bisogno dell’aiuto di tutti, per avere una possibilità , occorre raggiungere questa somma in pochissimi giorni, come consigliato dal prof. Martinelli dell’ospedale di Bologna, un centro di altissima specializzazione negli Stati Uniti, a Philadelphia, nella University of Pennsylvania, dove si effettuano terapie ancora sperimentali, ma con ottime probabilità di riuscita. Ci vogliono, però, 600mila dollari, quasi 450mila euro.
Continue reading Aiutiamo Lorenzo
Solo una sinistra radicalizzata può salvare l’Europa.
Dopo il trionfo elettorale dei partiti euroscettici anti-immigrati in Francia e nel Regno Unito a maggio, molti liberali hanno espresso il loro shock e preoccupazione. Tuttavia, c’era una sorta di ingenuità finta nella loro indignazione e stupore per le vittorie di destra. Ciò che ci si dovrebbe chiedere è perché ci sia voluto alla destra anti-immigrati così tanto tempo per fare un passo avanti decisivo.
Quando Jean-Marie Le Pen, fondatore del partito della estrema destra francese Fronte Nazionale che ha trionfato in Francia nelle recenti elezioni  del Parlamento europeo – ha fatto una battuta di pessimo gusto sulla camera a gas circa un cantante pop francese di origine ebraica, la figlia Marine Le Pen, leader del partito, lo ha criticato pubblicamente, promuovendo in tal modo la sua immagine come volto umano di suo padre.
È irrilevante se questo conflitto familiare sia una messa in scena o reale – l’oscillazione tra le due facce, quella brutale e quella civile, è ciò che definisce la Destra populista di oggi. Sotto la maschera pubblica civilizzata si annida il suo vero volto brutale e osceno, e la differenza tra i due è solo il grado in cui il volto nascosto è apertamente esposto. Anche se questo sottostante rimane totalmente fuori di vista, è lì come presupposto silenzioso, come un punto invisibile di riferimento. Senza spettro di suo padre, Marine Le Pen non esiste. Continue reading Slavoj Žižek: Uova rotte, ma nessuna frittata

Oggi sul Centro è uscita la nostra replica all’intervento del Presidente della GTM Michele Russo.
La polemica piuttosto maldestra del Presidente della Gtm Russo ci motiva ancor di più nella battaglia per fare chiarezza sulla vicenda dell’appalto della filovia. Il nostro impegno ambientalista è noto a Pescara e in Abruzzo e dunque risulta ridicola l’accusa che ci interessiamo solo del nostro “uscio di casa”. Ci occupiamo di problematiche distanti anche centinaia di chilometri, non si capisce perché non dovremmo farlo su una questione vitale per la nostra città . E’ francamente indecente che un presidente di società pubblica accusi non tanto noi quanto gli altri cittadini di difendere “interessi privati” perché vivono in una casa di proprietà come accade al 78,2% delle famiglie italiane.
Abbiamo evidenziato irregolarità dell’iter di questo costosissimo appalto che, tra l’altro, hanno impedito alla cittadinanza e persino ai suoi rappresentanti istituzionali di confrontarsi nel merito in maniera seria e informata come accade in tutta Europa su progetti del genere. Un’opera come la filovia andava sottoposta a preliminare Valutazione d’Impatto Ambientale, cosa che nel 2008 il comitato VIA della Regione, raccogliendo il suggerimento della GTM (allora guidata dal piddino Donato Renzetti) e della Balfour Beatty, decise di non fare. Continue reading Continuiamo a chiedere chiarezza sulla filovia
In occasione della festa del 4 luglio The Progressive ha riproposto un intervento del 2006 dello scomparso Howard Zinn. Storico e attivista della sinistra radicale Zinn partecipò alla Seconda Guerra Mondiale come pilota di bombardiere ed è stato e rimane un punto di riferimento per l’Altra America. Il suo libro più famoso è la “Storia del popolo degli Stati Uniti“. Considerato il  filoamericanismo acritico che regna nei media e nella politica italiana è bene socializzare l’intervento del buon vecchio Zinn e anche un gran bel video in cui Viggo Mortensen legge Zinn.
In questo 4 luglio, faremmo bene a rinunciare al nazionalismo e a tutti i suoi simboli: le sue bandiere, le sue promesse di fedeltà , i suoi inni, la sua insistenza nella canzone che Dio ha scelto di benedire l’America. Non è il nazionalismo – quella devozione a una bandiera, un inno, un confine così feroce che genera l’omicidio di massa – uno dei grandi mali del nostro tempo, insieme con il razzismo, con l’odio religioso? Continue reading La sapienza di Howard Zinn sul 4 luglio: Mettete da parte le vostre bandiere
Doveroso ricordare un anniversario fondamentale, quello della rivolta di Stonewall del 1969.
Il primo pride sfilò un anno dopo a New York proprio per l’anniversario e la data d’inizio della rivolta, il 28 giugno, è progressivamente diventata a livello internazionale la Giornata dell’orgoglio omosessuale.
Come scrisse William Burroughs nell’introduzione a un bel libro fotografico sulla Christopher Street Parade negli anni ’70-’80 “gli eroi di Stonewall sono stati i primi a sollevare la bandiera della libertà ” e a dare il via al movimento di liberazione gay.
Purtroppo non è disponibile in edizione italiana il doc Stonewall Uprising segnalato oggi sul sito dedicato alla memoria Allen Ginsberg.
Fortunatamente è disponibile on line il film del 1995 Stonewall:
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