Su facebook scopro che oggi è il compleanno di Kropotkin. Temo che a molti quel nome non dirà nulla eppure si tratta di una figura di eccezionale interesse. Intellettuale e studioso dai molteplici interessi, filosofo, geografo, zoologo, autentico enciclopedista il principe Kropotkin è stato uno dei più importanti esponenti del comunismo libertario, un punto di riferimento per l’intero movimento operaio e socialista di tutto il mondo. Ricordo che Giancarlo Pajetta in un’intervista dichiarò che le avventurose “Memorie di un rivoluzionario” di Kropotkin erano state uno dei suoi libri di formazione (il libro è oggi credo fuori commercio ma per decenni è stato un classico per tutto il movimento operaio, persino in epoca stalinista L’Unità ne consigliava la lettura, lo pubblicò negli anni ’60 anche la casa editrice del PCI).
Si tende a dimenticare il fatto che gli anarchici si definivano comunisti, anzi per alcuni decenni erano soprattutto loro a farlo visto che i partiti marxisti si erano denominati socialdemocratici o socialisti. Solo nel 1919 con la decisione di Lenin di cambiare il nome al partito socialdemocratico russo e riprendere la denominazione del Manifesto di Marx la parola comunismo diventò quasi sinonimo a livello di massa del marxismo rivoluzionario.
Lo storico Paolo Favilli nella sua bellissima “Storia del marxismo italiano, dalle origini alla Grande Guerra” (pag.56-61) sottolinea che Bakunin nonostante lo scontro durissimo con Marx e Engels riconosceva “l’onore eterno” all’autore del Capitale e definiva gli Statuti e i Considerando scritti da Marx per l’Internazionale come “assolutamente obbligatori” (dopo 15o anni mi associo e consiglio la lettura di quelli che rimangono i testi fondamentali del progetto comunista originario): “Se poi si considera che le parole d’ordine fondamentali da lui suggerite al proletariato erano: per la politica estera Proletaires de tous les pays unissez vous!, e per quella interna l’emancipation des travaillers doit etre l’ouvre des travaillers eux memes, ebbene il quadro dei riferimenti marxiani propri alla cultura anarchica finisce per acquistare una consistenza tale da cui in tempi più lunghi diventerà pressocchè impossibile prescindere”. Continue reading Buon compleanno a Peter Kropotkin, il grande rivoluzionario anarchico che piaceva a Chavez.