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IL PDL CERCA DI CANCELLARE NORME SU V.I.A. E MORATORIA CAVE. LE CARTOLINE DEL WWF

cave 2Dall’esame degli emendamenti presentati sui provvedimenti all’ordine del giorno del consiglio regionale constato che solerti consiglieri del PDL ne hanno depositati alcuni per cancellare la moratoria sulle cave e la nuova normativa sulla Valutazione d’Impatto Ambientale.un accordo raggiunto soltanto poche settimane fa in Consiglio.Devo (purtroppo per loro!) far notare che si tratta di norme intruse che soltanto violando la legge e regolamenti potranno essere poste in votazione nel Consiglio.Spero che il presidente Pagano le respinga come irricevibili. Comunque impatteranno con i miei subemendamenti.

Si tratta di una furbata che non fa loro onore perché è davvero squallido rimangiarsi

 

 

cave 3I problemi seri si affrontano con lo studio e non con le sveltine a cui ci ha abituato la storia dell’Abruzzo.

Come mi aspettavo subito ci si attiva rispondendo alle richieste delle lobbies che hanno trasformato la Regione verde d’Europa in una gruviera e una pattumiera di rifiuti tossici.

Faccio notare che la moratoria sulle cave e la normativa VIA proposte dal sottoscritto hanno ricevuto un unanime plauso delle associazioni ambientaliste e dei comitati di tutto l’Abruzzo.

A difesa della moratoria sulle cave è intervenuta Legambiente con un comunicato.

Il WWF ha preparato delle “cartoline” davvero efficaci da condividere su facebook:

cave 4

Appello del Wwf
Servono urgentemente foto di cave abruzzesi per cercare di difendere la moratoria sulle cave ottenuta da maurizio acerbo in consiglio regionale.
Già al consiglio regionale del prossimo 24 gennaio la maggioranza cercherà di annacquare la moratoria con un emendamento.
Lunedì vorremmo uscire con un comunicato delle associazioni allegando una photogallery con gli scempi delle cave in Abruzzo. Le immagini parlano più di ogni altra cosa.
Pertanto chi vuole dare una mano dovrebbe mandare foto di cave abruzzesi (indicando la località e la data) entro domenica sera all’indirizzo a.desanctis@wwf.it e d.caserta@wwf.it

SILVI(TE): UN CENTRO COMMERCIALE IN AREA PAESISTICA?

silvi cartolina

cartolina anni sessanta

La seduta del Consiglio regionale di martedì 24 gennaio è davvero impegnativa. Bisogna sventare il tentativo del PDL di cancellare due risultati importantissimi che abbiamo conseguito con la battaglia sulla finanziaria a fine anno: la moratoria sulle cave e la nuova disciplina sulla V.I.A. Inoltre cercherò di bloccare una sveltina sul Parco Velino Sirente e l’ennesima operazione cementificatoria a Silvi.  

 SILVI(TE): UN CENTRO COMMERCIALE IN AREA PAESISTICA?

 Dopo aver consentito la realizzazione di un centro commerciale in zona di esondazione (Megalò) ora l’Abruzzo rischia di autorizzarne un altro in zona paesistica. Vi spiego come. Continue reading SILVI(TE): UN CENTRO COMMERCIALE IN AREA PAESISTICA?

CISL e imprese alla Regione: via il divieto sulle cave (la risposta di Rifondazione)

stop_consumo_territorioSULLE CAVE POSIZIONE CONFINDUSTRIA E’ OBSOLETA

NON E’ VERO CHE SI BLOCCANO LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, MA SOLTANTO IL RILASCIO DI NUOVE AUTORIZZAZIONI

La presa di posizione dei presidenti regionali di Confindustria Abruzzo, Ance Abruzzo, Act, Arca e Confapi contro la moratoria sulle cave mostra chiaramente che il vecchio in Abruzzo non si annida soltanto nelle stanze della politica o della burocrazia.

Ovviamente non siamo sorpresi perché è proprio per assecondare questa visione primitiva dello sviluppo economico (e gli intrecci tra politica e affari) che la Regione Verde d’Europa ha dimenticato per 29 anni di predisporre un piano previsto dalla legge fin dal 1983. Continue reading CISL e imprese alla Regione: via il divieto sulle cave (la risposta di Rifondazione)

FLI: «Questa sembra quasi la Finanziaria di Acerbo e degli ambientalisti». Confindustria:«Con quella legge consegneremo la Regione agli ambientalisti»

manifesto PRC elezioni regionali 2008Grazie alla polemica del consigliere Rabbuffo di FLI finalmente sulla stampa abruzzese è uscita in evidenza la notizia che nell’ultima finanziaria regionale abbiamo imposto lo stop all’autorizzazione  di nuove cave. Come ho già scritto in nel resoconto sulla battaglia consiliare di fine anno si tratta di “Una vittoria storica per gli ambientalisti e l’Abruzzo Regione Verde d’Europa. Dal 1983 la Regione deve approvare il Piano Cave ma nel frattempo il nostro territorio è diventato una gruviera grazie a una norma transitoria che è diventata eterna. Finalmente dopo anni di battaglie approvata moratoria. Non si potranno aprire nuove cave fino all’approvazione del piano”. Considerata la scarsa attenzione che la stampa ha dedicato all’approvazione della nostra lenzuolata rosso-verde mi sento in dovere di ringraziare il consigliere di FLI come già fatto con il capogruppo PDL Venturoni nella poi vinta battaglia per la depurazione della legge comunitaria. Pare che i nostri emendamenti abbiano suscitato parecchie preoccupazioni se la Finanziaria non è ad oggi ancora pubblicata sul BURA. Nel frattempo il PDL ha già presentato una proposta di legge per cancellare le norme che abbiamo inserito per la trasparenza e la partecipazione di cittadini, associazioni e comitati in materia di valutazione ambientale (eccola). Martedì verranno all’attacco in commissione.

AGGIORNAMENTO: scende in campo anche Confindustria che chiede di cancellare le nostre norme sulla VIA e la moratoria cave:«Con quella legge consegneremo la Regione agli ambientalisti»!

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SVEGLIATE CHIODI E CASTIGLIONE: LA REGIONE PUO’ OPPORSI ALLA DEREGULATION DEL COMMERCIO

  

orariResoconto conferenza stampa 13 gennaio 2012 del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista – Regione Abruzzo

 

PRESENTEREMO UNA LEGGE PER FERMARE LA LIBERALIZZAZIONE DEL COMMERCIO
 
Perché siamo contrari alla liberalizzazione selvaggia del commercio
 
La liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali non è motivo di rilancio dell’economia e dei consumi o libera concorrenza, ma un peggioramento delle condizioni di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori e la rottura di equilibrio tra piccolo, medio e grande esercizio commerciale. La crisi che stiamo attraversando non si supera così, quello che manca alle persone ed alle famiglie sono le risorse, i soldi non le occasioni per spenderli.
 
La liberalizzazione selvaggia delle aperture e degli orari è soltanto un altro regalo alla grande distribuzione e un’ulteriore batosta per le piccole imprese.