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Eric Foner: Lincoln, l’uso della politica per nobili fini

lincolnUna lettera al New York Times dello storico americano Eric Foner sul film di Spielberg ridimensiona il punto di vista eccessivamente obamiano del regista.  

 David Brooks loda il nuovo film “Lincoln” perchè illumina “la nobiltà della politica” e, lui spera, spinge gli americani  a riconsiderare la loro scarsa considerazione per i politici. Il film racconta  il braccio di ferro e le manovre politiche di Abramo Lincoln nel mese di gennaio 1865 per ottenere l’approvazione del 13° emendamento , che, una volta ratificato da tre quarti degli Stati, abolì la schiavitù in tutta la nazione.

Questo è stato davvero un momento importante nella storia politica. Ma il signor Brooks, e il film, offrono una visione fortemente troncata. L’emancipazione – come tutti i profondi cambiamenti politici – fu il risultato di eventi a tutti i livelli della società, compresi gli sforzi dei movimenti sociali per cambiare il sentimento pubblico e degli schiavi stessi per acquisire la libertà.

Il 13° emendamento  non ha avuto origine con Lincoln, ma con una campagna di petizione all’inizio del 1864 organizzata dalla Women’s National Loyal League, un’organizzazione di femministe abolizioniste guidata da Susan B. Anthony ed Elizabeth Cady Stanton.

Inoltre, dall’inizio della guerra civile, con la fuga oltre le linee dell’Unione, i neri spinsero a forza il destino della schiavitù  nell’agenda politica nazionale.

Il film esagera grossolanamente la possibilità che entro il gennaio 1865 la guerra sarebbe potuta finire con la schiavitù ancora intatta. Il Proclama di Emancipazione aveva già dichiarato più di tre milioni dei quattro milioni di schiavi liberi, e Louisiana, Maryland, Missouri, Tennessee e West Virginia, esentati in tutto o in parte dalla proclamazione, avevano decretato l’abolizione per conto proprio.

Mentre la Camera discuteva, l’esercito di Sherman stava marciando nella Carolina del Sud, e gli schiavi stavano saccheggiando le case delle  piantagioni e impadronendosi dei terreni. La schiavitù morì sul campo non solo alla Casa Bianca e alla Camera dei Rappresentanti. Questa sarebbe una storia eccezionale per Hollywood.

…………………….

una piccola rassegna:

Spielberg’s “Lincoln,” Karl Marx, and the Second American Revolution – by Kevin Anderson http://www.internationalmarxisthumanist.org/articles/spielbergs-lincoln-karl-marx-american-revolution-kevin-anderson

An Inconvenient Truth About Lincoln (That You Won’t Hear from Hollywood) http://www.alternet.org/news-amp-politics/inconvenient-truth-about-lincoln-you-wont-hear-hollywood

‘Lincoln,’ Thaddeus Stevens, and Why American Politics Still Needs Radicals

Ricky Kreitner http://www.mail-archive.com/marxism@greenhouse.economics.utah.edu/msg16132.html

Lincoln Against the Radicals http://jacobinmag.com/2012/11/lincoln-against-the-radicals-2/

The Trouble With Steven Spielberg’s ‘Lincoln’ http://www.thenation.com/blog/171461/trouble-steven-spielbergs-lincoln#

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