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BUON COMPLEANNO AL COMPAGNO ROGER WATERS!

“Se sei una di quelle persone che dicono ‘Adoro i Pink Floyd, ma non sopporto la politica di Roger’, faresti bene ad andartene a fanculo al bar in questo momento”, è l’annuncio che apre i concerti di Roger Waters.
Roger Waters ha compiuto 80 anni e gli auguri sono davvero sentiti.
Nella sua lunghissima carriera artistica, con i Pink Floyd e da solista, è stato parte fondamentale della colonna sonora della nostra vita.
Ma è anche uno dei musicisti più politicamente coscienti e attivi della storia del rock e non si può non apprezzarlo per le prese di posizione coraggiose e controcorrente.
Il suo costante impegno nella campagna per la liberazione di Julian Assange ha contribuito a rompere il muro del silenzio e la colpevole “distrazione” dei media mainstream. “Non ho dimenticato Julian Assange. La sua detenzione è un oltraggio mostruoso. Dall’estate del 1789 a Parigi siamo risoluti nel rigettare il diritto divino dei re. Oggi resistiamo contro l’immenso ricco e moralmente corrotto impero degli Stati Uniti d’America e i suoi accoliti di Whitehall. Noi restiamo fuori queste camere stringendo le nostre penne al petto. Affrontiamo questo dilemma. La penna è più potente della spada e quindi il nostro amico Julian Assange sarà  libero. Se non oggi, domani e vivremo per amare e combattere un altro giorno”, ha scritto in un video nel 2021.
DIFFAMAZIONE E CENSURA
Le prese di posizione anticapitaliste, antifasciste e antimperialiste di Roger Waters sono rarissime tra le rockstar del suo livello dai tempi di John Lennon. Per questo si è cercato di colpirne la reputazione con accuse assurde come quella di antisemitismo per la sua costante solidarietà  con il popolo palestinese.

The Wall non glorifica il nazismo né promuove l’antisemitismo. Ho scritto, registrato e pubblicato The Wall nel 1978/9. Il film è del 1982. Celebriamo la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda nel 1990, in uno spettacolo davanti a 400.000 persone. Nel 2009 ho ricevuto, insieme al mio eroe Mikhail Gorbachev, il premio (tedesco)Cinema for Peace. Chiunque abbia un minimo di familiarità  con “The Wall” sa che, nella narrazione, la rock star Pink soffre di un episodio psicotico e si immagina degenerato, nella pelle di un tiranno in stile nazista. Una critica satirica delle ideologie tiranniche. Più tardi, Pink si riprende dall’episodio e, esaminando se stessa in un giudizio immaginario, emerge come il soffice cuore rosso che amiamo. In nessun momento The Wall glorifica il nazismo o promuove l’antisemitismo. Perchè, dopo 45 anni, un pezzo contemplativo e umanista come The Wall, e il suo autore, subiscono attacchi bugiardi, coordinati dalla lobby israeliana? Naturalmente conosco la risposta: la mia difesa del popolo palestinese. Lo sanno che non sono né antisemita né filonazista.”
Fortunatamente i suoi colleghi musicisti, da Peter Gabriel a Brian Eno, non l’hanno lasciato solo a difendersi dai tentativi di vietare i suoi concerti:
“Waters difende da sempre i diritti umani in tutto il mondo. I funzionari che diffamano Waters si stanno impegnando in una pericolosa campagna che fonde volutamente le critiche alle politiche illegali e ingiuste di Israele con l’antisemitismo” (Il testo dell’appello contro la censura a Waters).
IL LATO OSCURO DELLA LUNA
Ha ri-registrato il capolavoro ‘The dark side of the moon’ per esplicitarne l’attualità  politica: “”Purtroppo l’album rimane attuale, con un’aria irrespirabile dovuta a superate idee suprematiste e al capitalismo predatorio. I signori della guerra, 50 anni dopo, non hanno ancora capito il messaggio del disco e i bambini continuano ad essere assassinati. Continuiamo a vivere sotto la nube soffocante di centinaia di anni di colonialismo. L’aria è così inquinata da ideologie suprematiste obsolete e da un capitalismo predatorio che è difficile respirare. Respira, respira l’aria, non aver paura di prenderti cura degli altri, come in Breathe. Più che mai, è necessario prendersi cura, s, avere empatia per i nostri fratelli e sorelle, indipendentemente dalla nazionalità, etnia o religione. Dobbiamo fare un respiro profondo e iniziare davvero ad aiutarci a vicenda”.
SOCIALISTA E ANTIFASCISTA
Waters ha sostenuto Jeremy Corbyn e Sanders: “Penso solo che il termine ‘socialista’ spaventi molte persone.
Il socialismo è una buona cosa! Cosa c’è di sbagliato nel socialismo?”
Ha dato del porco a Trump e del fascista a Bolsonaro.
“Ho provato a visitare Lula in carcere nel 2018, ma non mi è stato permesso. Sento di essere dalla parte giusta della storia e credo che lo sia anche Lula. Amo il Brasile. Quando sono là, mi sento a casa. Sono ancora in lutto per la mia amica Marielle Franco, ma i semi che ha piantato germogliano ogni giorno nuovi germogli. Quando arrivo là, voglio gridare: Viva o Brasil livre!”
E’ incredibile che venga accusato di razzismo uno come Waters che sostiene il movimento Black Lives Matter contro gli abusi della polizia razzista negli USA e il soccorso dei migranti nel Mediterraneo. Anzi nei concerti accosta afroamericani assassinati, palestinesi oppressi, migranti annegati dalla Fortezza Europa a vittime del nazismo come Sophie Scholl e Anna Frank.
Waters ha le idee chiare sulle ragioni del risorgere dei fascismi:
“questo è il risultato dell’economia neoliberista. Questo è ciò che la Scuola di Chicago, Friedman e gli altri, incanalarono attraverso Ronald Reagan, Margaret Thatcher e altri, e convinsero persone come Bill Clinton e altri che quella era la strada da percorrere e che queste politiche economiche avrebbero risolto tutti i problemi del mondo. Che se avessimo deregolamentato tutto e permettessero ai più ricchi di diventare ancora più ricchi, si sarebbe verificato un effetto a cascata. E che tutti coloro che non erano molto, molto ricchi sarebbero diventati contenti. Va bene? Che schifezza.
E ora lo abbiamo visto. E credo che questo sia alla radice di quasi tutto il malcontento sociale in tutto il mondo. Ed è per questo che stiamo assistendo all’ascesa del neofascismo con Orban, Le Pen, Donald Trump, Bolsonaro. Tutto dipende dalle stesse cause, cioè il totale scontento delle classi lavoratrici. Quello che non riconoscono è che eleggere un fascista autodichiarato credente nella dittatura militare come Bolsonaro non migliorerà  di un capello la loro sorte. In realtà, farà  esattamente il contrario”.
CONTRO LA GUERRA
Roger Waters ha assunto posizioni nettissime contro le guerre di Bush e Blair in Medio Oriente ma anche su quella in Ucraina ha immediatamente criticato Putin con parole inequivocabili senza farsi arruolare dalla NATO:
Secondo me è un errore criminale, l’atto di un gangster. Occorre un cessate il fuoco immediato. Mi rammarico che i governi occidentali stiano alimentando il fuoco che distruggerà  il vostro bellissimo paese inviando armi all’Ucraina, invece di impegnarsi nella diplomazia che sarà  necessaria per fermare il massacro. Farò tutto il possibile per contribuire a porre fine a questa terribile guerra nel vostro paese, tutto tranne che sventolare una bandiera per incoraggiare il massacro. Questo è ciò che vogliono i gangster, vogliono che sventoliamo bandiere. E’ così che ci dividono e ci controllano, incoraggiando lo sventolio di bandiere, per creare una cortina di fumo di inimicizia per renderci ciechi rispetto alla nostra innata capacità  di entrare in empatia gli uni con gli altri, mentre saccheggiano e violentano il nostro fragile pianeta.
La sua posizione per il cessate il fuoco l’ha espressa scrivendo lettere alla moglie di Zelensky e a Putin.
Certo irrita che nei concerti le facce dei presidenti USA Reagan, Bush I e II, Obama, Trump, Biden siano accompagnate dalla scritta “criminale di guerra”.
POLITICA
Il suo pacifismo ha radici nella storia familiare essendo cresciuto orfano di padre caduto durante la seconda guerra mondiale in Italia a Anzio.
Roger Waters ha raccontato che la sua passione politica ha preceduto quella per la musica:
“Parlavo di politica molto prima di scrivere canzoni. Quando avevo 15 anni, ero presidente dei Giovani Socialisti a Cambridge, quindi ho seguito tutte le marce, ho ascoltato Bertrand Russell fare i suoi discorsi. Inoltre mia madre fu comunista fino al 1956 (l’anno del 20°Congresso e dell’invasione dell’Ungheria) e la sera andavamo alle riunioni politiche. Ricordo che una volta mia madre mi portò alla Friends Meeting House, sai, dove si incontrano i quaccheri. E’ una setta religiosa cristiana e lei mi ha detto: ‘Non posso sottoscrivere i loro significati metafisici perché sono un’atea radicale. Ma non dimenticatelo mai: sono persone molto, molto buone’. Questa è una cosa molto importante da insegnare a un bambino. Quindi è stato inculcato nel mio essere politico che l’unica cosa veramente importante era fare la cosa giusta”.
La formazione di Waters è antiautoritaria e antistalinista. Assurdo che venga accusato di essere sostenitore di dittature quando denuncia il lato oscuro dell’Occidente e l’involuzione autoritaria delle nostre postdemocrazie:
“C’erano tre libri che insistevo affinché i miei figli leggessero da piccoli: uno era 1984 di George Orwell, uno era ‘Il mondo nuovo’ di Aldous Huxley e l’altro era ‘La macchina del tempo’ di HG Wells, che era anche molto preveggente. Gli Eloi vivono le loro vite felici, o almeno così pensano, ma poi scoprono che sono cibo per i Morlock, queste creature sotterranee che li predano”.
“Dopo la morte del movimento di protesta, che era piuttosto forte tra i giovani negli anni ’60 e ’70, anche se in qualche modo si è dissipato nella rivoluzione della Silicon Valley, penso che le persone siano pronte ora a iniziare ad affrontare questioni filosofiche e politiche molto ampie, e The Wall ne è assolutamente pieno. Penso che ci permetta di focalizzare la nostra attenzione su una questione fondamentale, che sarebbe se vogliamo o meno vivere in società  che sono molto, molto simili alla Germania dell’Est. Penso che le persone stiano appena iniziando, mentre si fanno strada come sonnambuli attraverso il capitalismo imperiale, a rendersi conto che la legge viene erosa e che i militari stanno prendendo il sopravvento, il commercio e le multinazionali stanno prendendo il controllo del governo e noi, il popolo, non abbiamo più voce.”
FUTURO
A un giornalista brasiliano che gli ha chiesto, in attesa del tour in quel paese, “a 80 anni sei più fiducioso o pessimista?” ha risposto così:
“Senza alcuna esitazione: più fiducioso. E la speranza è che la fiamma accesa dall’Illuminismo resista al colonialismo e all’avidità  delle multinazionali. Che la marea sta cambiando. Non sono ingenuo, so che la lotta non è finita, ci siamo nel mezzo e la battaglia è feroce. Bolsonaro, Trump e tutti i fascisti credono in qualcosa di simile al vecchio diritto divino dei re, ora tradotto nel privilegio dei più ricchi. Io, e tanti altri, crediamo nella democrazia, nei diritti umani e nella legge per tutti, indipendentemente dall’etnia, dalla religione o dal conto in banca”.
Roger Waters non ha smarrito i sani principi dell’underground dei sixties:
Credo nel potere trascendentale dell’amore. Non mi dispiace sembrare un po’ hippie: penso che sia qualcosa di cui abbiamo bisogno un po’ di più.
Questa carrellata di dichiarazioni dimostra che Roger Waters è diventato un bersaglio semplicemente perchè è un artista politicamente consapevole con opinioni diverse dall’establishment.
Massimo rispetto per questo vecchio hippie socialista che proietta durante i concerti il video che Chelsea Manning passò a Wikileaks con le immagini dei crimini di guerra USA in Iraq con la scritta “Liberate Julian Assange e imprigionate i killer!” o che visualizza a grandi lettere sugli schermi video slogan nettissimi: Fanculo tutti gli imperi, Fanculo i droni, Fanculo i bombardamenti delle persone nelle loro case, Fanculo l’occupazione, Diritti umani, Resist War, Resist Fascism, Resist Militarism, Resist Capitalism.
Gli manderemo la tessera onoraria del Partito della Rifondazione Comunista.

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