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ASSESSORE GATTI SCIPPA FONDI PER GIOVANI AQUILANI

taIQUE00080120080511Molto accesa la seduta della Commissione bilancio di oggi pomeriggio. Dopo una dura battaglia di tutta l’opposizione la stessa maggioranza ha dovuto convenire sul rinvio del progetto di legge dell’assessore Gatti che prevede la partecipazione della Regione Abruzzo alla costituzione della Fondazione “Giovani per l’Abruzzo onlus”.

Come già sostenuto dal sottoscritto in sede di V Commissione quello ideato da Gatti è un autentico “scippo” ai danni dei giovani aquilani e del cratere.

Il rampante assessore teramano si dimostra davvero spregiudicato nel costruirsi un bel “giocattolo” utilizzando fondi che dovevano già essere stati messi al bando per finanziare progetti dei giovani delle aree colpite dal terremoto.

Le risorse relative al Fondo per le politiche giovanili che dopo il terremoto sono state destinate alla città dell’Aquila e agli altri comuni del cratere vengono stornate nel capitale sociale della fondazione dell’assessore.

Tali fondi erano stati stanziati nel 2006 dagli allora ministri Ferrero e Melandri per finanziare per un triennio progetti delle giovani generazioni e in tal senso vengono utilizzati nelle altre regioni.

 

Particolarmente brillante è risultato il progetto “Bollenti spiriti” della Regione Puglia che ha consentito finora a migliaia di giovani di creare cultura, socialità e soprattutto lavoro.

 

Con il decreto legge n.39 del 28 aprile 2009 e l’ordinanza del Presidente del consiglio n.3763 del 6 maggio 2009 sono stati trasferiti i fondi relativi, pari a euro 2.940.000, alla regione Abruzzo stabilendo che fossero però indirizzati alla sola area del cratere.

 

Come al solito il governo ha preso soldi già stanziati per l’Abruzzo e ha fatto finta di essere intervenuto per il post-terremoto.

 

Che tale cifra sia stata concentrata sul cratere è comunque cosa sacrosanta che nessuno ha messo in discussione (l’importante è che sia chiaro che sono gli abruzzesi che si aiutano tra di loro e non il governo che premuroso investe risorse ad hoc).

 

Ricevute queste ingenti somme a sostegno delle giovani generazioni colpite dall’evento sismico del 6 aprile ci si sarebbe aspettati dei bandi pubblici per assegnarle.

 

Invece l’assessore Gatti si inventa la sua fondazione e sottoscrive un bel protocollo di intesa, mai passato in commissione per il parere, con il Ministro Meloni in cui si prevede di utilizzare le somme per la realizzazione di un fantomatico Villaggio della Gioventù.

 

Il protocollo viene approvato con deliberazione di Giunta Regionale del 26 ottobre 2009.

 

Il 18 novembre il direttore del servizio invia al Dipartimento della Gioventù (struttura posta alle dipendenze del Ministero della Gioventù cioè della Meloni) una nota con cui si comunica che “E’ intendimento dell’Organo di direzione politica di questa Regione costituire una fondazione, avente la finalità statutaria di dare attuazione agli obiettivi fissati dal suddetto Protocollo. Il patrimonio della citata Fondazione dovrebbe essere rappresentato dalle risorse trasferite a questo ente con la suddetta Ordinanza n.3763/2009” (cioè i soldi per le politiche giovanili).

 

QUALCUNO SA SPIEGARCI PERCHE’ LA REGIONE DEBBA COSTITUIRE UNA FONDAZIONE ?

 

Il 30 novembre il Dipartimento della Gioventù (cioè la Meloni) scrive alla Regione Abruzzo in una nota che “al fine di massimizzare l’efficacia delle risorse siano create sinergie con alre fonti di finanziamento per la realizzazione di un unico obiettivo (es. Villaggio della gioventù)  tra tali risorse aggiuntive ben possono rientrare quelle che l’on. Ministro della Gioventù si è istituzionalmente impegnato a trasferire con il sopracitato Protocollo d’Intesa, attualmente allocato sul c/c BNL 000297”.

 

Tradotto: i fondi che dovevano andare ai giovani aquilani e assegnati mediante bandi pubblici vengono destinati alla realizzazione del Villaggio su cui la Meloni e l’assessore hanno già fatto una bella strombazzata pubblicitaria.

 

In aggiunta la Meloni non ci mette risorse del Ministero, ma fondi raccolti a sostegno dei giovani terremotati.

 

Mentre i fondi raccolti con la campagna Gioventù per l’Abruzzo erano effettivamente destinati “alla ricostruzione di una o più strutture giovanili danneggiate e rese inutilizzabili dal sisma” non si può dire lo stesso di quelli del Fondo per le politiche giovanili e comunque non si capisce perché si debba costituire una Fondazione per gestire anche le cifre raccolte dal Ministero.

 

Dimenticavo che con i Fondi per le politiche giovanili è stato attivato da tempo un “Ufficio Mobile” di cui dobbiamo ancora approfondire la vicenda (di sicuro non c’è stata alcuna gara)*.

 

Riassumendo: i giovani del cratere avrebbero potuto già beneficiare di bandi per finanziare propri progetti, invece non ne hanno sentito nemmeno parlare per il semplice fatto che l’assessore Gatti sta cercando di utilizzarli per costituire una Fondazione che avrà altri scopi e soprattutto gli consentirà in futuro di gestire le politiche giovanili dell’intera regione baypassando il Consiglio Regionale.

 

Un minimo di etica consiglierebbe al ministro Meloni di reperire fondi ministeriali per realizzare il Villaggio (magari dopo averne discusso con i Comuni) e di lasciare ai giovani terremotati la possibilità di usufruire dei fondi per le politiche giovanili per far ripartire il proprio territorio.

Faccio notare che la ministra quando presenta il Villaggio della Gioventù dimentica di ricordare che il suo ministero non ci ha messo una lira e che al massimo possiamo dire che è finanziato dai giovani aquilani e abruzzesi con soldi che erano già loro prima del terremoto(un piccolo esempio).

 

Oggi abbiamo ottenuto in Commissione il rinvio del progetto di legge che istituisce la Fondazione anche perché ai sensi dello Statuto la Giunta avrebbe dovuto chiedere il parere della competente commissione consiliare sul Protocollo e invece è andata avanti per mesi senza neanche ricordarsene.

 

Ci batteremo affinchè sia fermato questo scippo e auspichiamo che i comuni, le associazioni, i comitati e gli stessi parlamentari aquilani facciano sentire la propria voce.

 

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

 

P.S.: dopo la squallida vicenda della Casa dello Studente su cui pare che la procura aquilana non intraveda profili di reato questa vicenda dimostra il cinismo con cui si fa un uso politico del terremoto.

Per carità di patria ho evitato un’analisi più in profondità sul progetto di Villaggio della Gioventù (del Littorio?) e sulle “comunità giovanili” del ministro Meloni…

 * l’Ufficio Mobile è stato affidato a una cooperativa di Pineto (Te) legata a esponenti locali del PDL. Notoriamente nel territorio terremotato non vi erano coop sociali che potevano occuparsi del servizio(sic!).

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