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Erik Olin Wright è tornato polvere di stelle

Il grande sociologo marxista americano Erik Olin Wright è morto di leucemia. Era uno dei più brillanti intellettuali marxisti contemporanei. Presidente dell’associazione dei sociologi americani era un ragazzo del movimento degli anni ’60 che non passò mai dall’ altro lato della barricata. Anzi mentre si affermava l’egemonia del pensiero unico neoliberista continuò a ragionare e studiare su concetti banditi dal dibattito mainstream come classe, socialismo, anticapitalismo e a ipotizzare utopie reali. Me lo fece conoscere tanti anni fa Vittorio Rieser che lo considerava uno dei migliori teorici sul tema delle classi, “uno di quei marxisti che cercano di elaborare una sociologia marxista “coi piedi per terra” senza perderne la portata antagonistica“. Da antico sostenitore del reddito di base apprezzai la sua posizione. Purtroppo in italiano sono pochissimi i suoi lavori tradotti, ma aveva socializzato i suoi scritti in rete. Avevamo tradotto un suo articolo su capitalismo, democrazia e libertà per il sito di Rifondazione dalla rivista americana Jacobin Magazine, dove incrociò una nuova generazione di socialisti americano post-Occupy Wall Street. Sull’edizione italiana della rivista trovate una bella intervista.  Ha raccontato nel suo diario on line le sue ultime settimane di vita, giorno per giorno. 

5 gennaio 2019

Ho circa tre settimane di vita. Tre settimane. Diciamo questo gennaio 2019. Gennaio 2019: il mio mese, il mio ultimo mese. Ci possono essere sorprese (…) I medici dicono “alcune settimane” – una bella sorpresa sarebbe quella di scivolare in febbraio; il mio compleanno è il 9 febbraio. Vedremo cosa succede.

Tutto ciò è difficile da comprendere pienamente. Non sono in gran turbamento per la morte. Sono triste per molte cose, disperatamente triste per le persone vicine alla mia famiglia. Ma non ho paura. Ho scritto su questo subito; i miei sentimenti non sono cambiati: sono polvere di stelle che casualmente finì in questo meraviglioso angolo della via lattea dove della polvere di stelle finì in condizioni in cui divenne organizzata in maniera complessa in un modo che definiamo “viva”. E poi in maniera ancora più complessa – polvere stellare cosciente che è pienamente consapevole di essere cosciente: incredibile – polvere di stelle, prodotti inanimati di una supernova che esplode, organizzata in modo così complesso da essere consapevole della propria vitalità e coscienza – il più grande privilegio nell’intero, immenso universo. Può essere per un periodo di tempo limitato – questa complessa organizzazione finisce e la polvere di stelle che sono io si dissiperà nello stato più ordinario della materia. Niente da fare a riguardo. Come menti creative fantasiose, noi umani siamo bravi a inventare modi per continuare la nostra esistenza come esseri coscienti dopo che la polvere di stelle si disperde. Sarebbe bello. Non credo in questo genere di cose, ma lo scoprirò tra qualche tempo a febbraio.

7 gennaio

Le mie figlie mi hanno fatto un regalo meraviglioso e hanno organizzato le loro vite in modo che possano rimanere con me fino al momento della mia morte. Questo mi dà davvero una gioia enorme. Sono in pace con la situazione e prenderò semplicemente le cose come vengono. Ho chiesto ai medici come sarà la cosa alla fine, e loro mi hanno detto che dovrei gradatamente dormire sempre di più durante la giornata e alla fine mi dovrei addormentare in un sonno dal quale non mi sveglierò.

 

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