Dal settimanale Left del 9/6/2014 socializzo articolo di Vittorio Emiliani, presidente del Comitato per la Bellezza, giornalista da sempre attento alle questioni della tutela di paesaggio, ambiente e patrimonio artistico e architettonico. Un ottimo vademecum di autodifesa dai luoghi comuni comuni con cui ci scontriamo ogni giorno.
“La stupidità ha fatto progressi enormi, ha ridicolizzato il buonsenso e spande il terrore intorno a séâ€. Così Ennio Flaiano nel 1969. Da allora la stupidità è progredita ancor più nel Belpaese, insieme all’analfabetismo di ritorno, specie nel campo della cultura dell’arte e del paesaggio. Questo “Stupidario†è soltanto un primo ironico cantiere dei luoghi comuni, delle frasi fatte, delle sciocchezze demenziali e arroganti che si dicono e che si vogliono attuare. Per smantellare, in realtà , la tutela residua dei beni culturali e ambientali, intimidendo le Soprintendenze, accusandole di ogni nefandezza burocratica, col fine (chiamali stupidi) di favorire l’ingresso dei privati ovunque vi siano profitti da rastrellare. Lo Stato, i Comuni, le comunità locali, i cittadini insomma, ci mettono i beni culturali e ambientali di tutti e i privati di turno li gestiscono profittevolmente. Alla fine di un nefasto ventennio sono portato a credere che il taglio feroce inferto al bilancio dei Beni Culturali soprattutto dopo il 2001 (-60% rispetto al bilancio dello Stato) non sia frutto soltanto di incultura, ignoranza, cialtroneria, ma obbedisca a questo disegno di dimostrare che la mano pubblica, costretta a mendicare, non ce la fa più e quindi devono subentrare i privati. Sale sempre più alto il grido: “Aridà tece Bottai!†(o almeno Spadolini, Biasini…). Mentre il Belpaese sprofonda nell’asfalto e nel cemento. Ieri accusavamo Silvio Berlusconisconi, ed ora che rischia di andare persino peggio? Continue reading Stupidario dei Beni culturali e ambientali