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PESCARA: FINALMENTE APPROVATA DELIBERA SALVAGUARDIA EDIFICI STORICI E DI PREGIO

centrale-del-latte (1)UN FATTO STORICO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO CITTADINO

L’approvazione oggi in Consiglio Comunale della delibera di adozione della variante per la salvaguardia degli edifici storici e di pregio è una bella notizia e per me una grande soddisfazione.

Dopo aver salvato nel 2004 con la “variante delle invarianti”, proposta e imposta da Rifondazione Comunista, le poche aree verdi rimaste in città, bloccato la cementificazione delle aree collinari e imposto l’inedificabilità delle aree a rischio idro-geologico con questo nuovo censimento sono stati sottoposti a tutela circa 100 edifici.

Finalmente si è concluso un lungo iter che non poteva essere messo a repentaglio dall’escalation dello scontro politico in vista delle elezioni. Continue reading PESCARA: FINALMENTE APPROVATA DELIBERA SALVAGUARDIA EDIFICI STORICI E DI PREGIO

Dopo Il Fatto e La Stampa arriva Repubblica. Avevamo visto giusto.

yang_ponder3L’articolo apparso sul sito del giornale di De Benedetti svela retroscena imbarazzanti e inquietanti sulla candidatura di Luciano D’Alfonso: in pratica il PD sarebbe sotto ricatto da parte di D’Alfonso e del suo gruppo. Sarebbe stato comunque pronto a correre con una propria lista, al solo scopo di far perdere la coalizione se gli negava la candidatura a governatore. E poi questi signori accusano Rifondazione di fare il gioco della destra quando coraggiosamente si propone come alternativa agli impresentabili!

E gli altri partner della coalizione di questo centrosinistro accettano supinamente il ricatto?

Una coalizione che candida qualcuno perché altrimenti la fa perdere non ha la credibilità per presentarsi come proposta di cambiamento.

Appare evidente che le cose che ha sostenuto Rifondazione Comunista sull’inopportunità della candidatura di Luciano D’Alfonso non sono poi così peregrine come appaiono alla classe dirigente del centrosinistro abruzzese se analoghi ragionamenti appaiono sui principali giornali nazionali. Continue reading Dopo Il Fatto e La Stampa arriva Repubblica. Avevamo visto giusto.

CANDIDATURA D’ALFONSO RIMANE INOPPORTUNA

7121_1218689153550_1418520751_30612271_6874218_nE’ tipicamente berlusconiano pensare che il voto delle primarie cancelli le questioni che rendono inopportuna la candidatura di Luciano D’Alfonso, tra cui ricordiamo quella non secondaria che un’eventuale condanna in appello riporterebbe al voto la Regione dopo pochi mesi.

Il risultato delle primarie non modifica quindi il nostro giudizio sull’inopportunità della candidatura di Luciano D’Alfonso alla Presidenza della Regione Abruzzo semmai lo rafforza.
La bassa affluenza dimostra che c’e un malessere diffuso rispetto a un PD che in Abruzzo ha collezionato negli ultimi anni più inchieste della camorra in Campania ma che non riesce a fare i conti con la questione morale.
Soltanto le comunali di Pescara e di altri piccoli centri hanno risollevato un dato di affluenza che appare piuttosto gonfiato per nascondere il flop sul territorio regionale.

Dopo il Fatto quotidiano anche La Stampa ha segnalato il caso Abruzzo e non c’e davvero bisogno di essere giustizialisti per rendersi conto che in qualsiasi paese europeo i fatti e le relazioni oggetto delle inchieste avrebbero spinto a un prudente passo indietro.

E’ vero che le responsabilità penali sono personali e vanno accertate in sede giudiziaria, ma è invece collettiva la responsabilità politica del centrosinistra abruzzese per la sua ormai storica indifferenza verso la questione morale che viene confermata anche da questa vicenda.

Il cambiamento in Abruzzo non può certo essere rappresentato dalla candidatura di D’Alfonso e dal caravanserraglio che ha aggregato, pieno di transfughi del centrodestra e di ras clientelari che hanno lasciato in eredità centinaia di milioni di debiti nelle società dell’acqua. Continue reading CANDIDATURA D’ALFONSO RIMANE INOPPORTUNA

Teresa Noce: L’8 marzo al campo della morte

Teresa Noce_defStamattina sulla posta elettronica ho trovato la sempre graditissima compagna Lidia Menapace che a noi fortunati iscritti della sua lista gira una mail dell’Aned (Associazione Nazionale ex-depotati nei campi nazisti):

“Con profonda commozione inoltro questo testo di Teresa Noce, che ancora oggi ci insegna come si fa un’opera unitaria rigorosa e generosa insieme”.

Per l’8 marzo non potevamo organizzare una festa perché eravamo ormai troppo deboli e affamate, quindi decidemmo di tenere una conferenza. Al campo, le politiche che conoscevano un po’ di storia del movimento operaio internazionale erano una minoranza. Molte erano però coloro che avevano fatto parte della Resistenza, lavorando e sacrificandosi per la libertà. La conferenza doveva spiegare alle une e ricordare alle altre che donne di tutti i paesi e in tutti i secoli avevano lottato per la libertà.

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GOVERNO NON IMPUGNA MIA LEGGE CANNABIS TERAPEUTICA, VITTORIA DEL BUONSENSO

ACERBO(PRC): GOVERNO NON IMPUGNA LEGGE CANNABIS TERAPEUTICA, VITTORIA DEL BUONSENSO
E’ con grande gioia che apprendo che il governo ha deciso di non impugnare la legge regionale sulla cannabis terapeutica di cui sono stato promotore e primo firmatario.
Si tratta di una vittoria del buonsenso perché è assurdo che ai pazienti venga negato o reso di fatto assai difficoltoso l’accesso ai farmaci e preparati a base di cannabinoidi a causa di pregiudizi oscurantisti.
E’ paradossale che persino Giovanardi dichiari di non essere contrario all’uso terapeutico della cannabis mentre da anni governi e parlamento non provvedono a rendere effettiva l’erogazione dei cannabinoidi da parte del servizio sanitario nazionale.
Con le leggi regionali stiamo cercando di colmare il vuoto normativo con cui devono fare i conti quotidianamente medici e pazienti.
I farmaci a base di cannabinoidi si devono poter produrre in Italia e a basso costo.
Visto che ormai l’ha capito pure Giovanardi il governo si dia una mossa.
medical_marijuana_natures_best_and_safest_medicineLa mia legge sulla cannabis ha avuto effetti miracolosi su Renzi e Giovanardi. Il primo non ha impugnato la legge, il secondo si è dichiarato favorevole.

La notizia che il governo ha deciso di non impugnare la legge regionale sulla cannabis terapeutica di cui sono stato promotore e primo firmatario ha avuto un’immediata risonanza nell’informazione e persino nei tg nazionali.
C’è stata anche qualche esagerazione nei titoli e qualche imprecisione nei resoconti. Comunque è sicuramente una cosa positiva, segno che ormai sul tema c’è una diffusa sensibilità. Precedenti leggi regionali erano state impugnate e l’Abruzzo in quanto regione sottoposta a piano di rientro ha visto inesorabile calare la scure del governo su quasi tutti i tentativi di legiferare in materia sanitaria. Se non hanno impugnato la legge devo dedurre che questo non è derivato soltanto dalla qualità del testo normativo.
Si tratta di una vittoria del buonsenso perché è assurdo che ai pazienti venga negato o reso di fatto assai difficoltoso l’accesso ai farmaci e preparati a base di cannabinoidi a causa di pregiudizi oscurantisti.
E’ paradossale che persino Giovanardi dichiari di essere favorevole all’uso terapeutico della cannabis mentre da anni governi e parlamento non provvedono a rendere effettiva l’erogazione dei cannabinoidi da parte del servizio sanitario nazionale.

Con le leggi regionali stiamo cercando di colmare il vuoto normativo con cui devono fare i conti quotidianamente medici e pazienti. Continue reading GOVERNO NON IMPUGNA MIA LEGGE CANNABIS TERAPEUTICA, VITTORIA DEL BUONSENSO