Community

Already a member?
Login using Facebook:
Powered by Sociable!

Archivi

D’Alfonso, il Berlusconi d’Abruzzo

silvio d'alfonso

PRIMARIE TRUFFA: CARTA DI PISA DIVENTA CARTA STRACCIA. SEL E IDV COSA ASPETTANO A USCIRE DALLA COALIZIONE TRANSGENICA?

«In caso di condanna non mi dimetto. Sul caso Mills, in caso di condanna in appello,

sarebbe una sentenza che certo sarà annullata dalla corte di Cassazione»

(SILVIO BERLUSCONI a colloquio con Bruno Vespa, ottobre 2009)

«In caso di condanna non mi dimetterò. In caso di condanna in appello ricorrerò in Cassazione,

per affermare la mia innocenza»

(LUCIANO D’ALFONSO a colloquio con Giulio Borrelli, 7 aprile 2014)

Continue reading D’Alfonso, il Berlusconi d’Abruzzo

Per fermare Ombrina ci vogliono leggi non ordini del giorno!

599299_445213158889037_1443688498_nGiudichiamo positivamente l’impegno della senatrice Pezzopane ma dobbiamo far notare che un ordine del giorno costituisce un impegno non vincolante e da un partito che governa ci si attendono leggi.
A un anno dalla gigantesca manifestazione del 13 aprile un odg è una magra consolazione.
Facciamo presente che Ombrina Mare 2 è stata sbloccata da un decreto del governo Monti approvato in tempi record anche con il voto del PD.
Se l’impegno contro la petrolizzazione del PD vuole essere credibile il governo Renzi e la sua maggioranza dovrebbero con la stessa rapidità approvare un decreto legge.
Va registrato che il governo a guida PD va in direzione opposta in quanto il ministro Guidi in commissione ha apertamente sostenuto nei giorni scorsi che si va avanti con la petrolizzazione e lo shale gas in Abruzzo e in altre regioni.
La stessa proposta di modifica del titolo V della Costituzione proposta da Renzi sostanzialmente sottrae ogni possibilità alle Regioni di aver voce in capitolo sui progetti in materia energetica e toglie persino il diritto di esprimere l’intesa sui progetti.
In sintesi il PD propone e vota leggi a favore della petrolizzazione e al tempo stesso risoluzioni per fermarla.
Leggi e decreti rimangono quelli che chiede Confindustria, ma a chi protesta nei territori si concede qualche ordine del giorno.

Enzo Di Salvatore, docente università di Teramo, candidato Lista L’Altra Europa con Tsipras

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-SE, candidato presidente di sinistra e ambientalista della Regione Abruzzo

SALVAGUARDARE PINETA DANNUNZIANA: STOP A TAGLIO ALBERI

alberi pinetaVOGLIONO TAGLIARE 60 ALBERI IN PINETA.

Stop al piano di abbattimenti e mercoledì pomeriggio

sopralluogo con esperti e ambientalisti

Ieri mattina ho chiesto formalmente, durante la conferenza dei capigruppo, alla Giunta comunale di bloccare i previsti tagli di alberi nella Pineta d’Avalos e in Strada delle Fornaci (almeno 20 querce) e di aprire una fase di approfondimento con le associazioni ambientaliste.

Per domani pomeriggio (mercoledì 26 marzo) ho concordato con le associazioni ambientaliste un sopralluogo, al quale invito a partecipare l’assessore “competente”, al quale parteciperanno il prof. Pirone, uno dei massimi esperti della pineta, e con il dott. Cianfaglione, botanico dell’Università di Camerino che ringrazio per la disponibilità dimostrata.

Su segnalazione di cittadini allarmati per la situazione del Parco D’Avalos, dove sono apparse croci e segni su moltissimi alberi, apparentemente in buonissima salute e posti in zone frequentate ho richiesto l’intera documentazione che ho girato alle associazioni ambientaliste.

Secondo il “piano” del Comune dovrebbero essere tagliati  nella Riserva Naturale Pineta Dannunziana 60 alberi da tagliare e molti altri verrebbero potati drasticamente. Prima di tagliare un così importante patrimonio arboreo della città e della Regione è bene approfondire.

Anche perché faccio presente che il Comune non ha mai approvato il Piano di Assetto Naturalistico previsto dalla legge istitutiva e aa anni come ambientalisti contestiamo la mancanza di una ordinaria manutenzione/gestione (esperta) del verde e il susseguirsi di interventi emergenziali.

L’intervento programmato dal Comune appare assai discutibile. Come mi ha scritto Caterina Artese, dott.sa Forestale e curatrice del libro “Alberi monumentali d’Abruzzo”: Continue reading SALVAGUARDARE PINETA DANNUNZIANA: STOP A TAGLIO ALBERI

PD DIA RETTA A TRAVAGLIO: D’ALFONSO INCANDIDABILE

travaglio

Dopo Il Fatto, La Stampa, Repubblica ora il caso D’Alfonso finisce sul settimanale L’Espresso.
MARCO TRAVAGLIO dedica la sua rubrica settimanale “Carta canta” alla candidatura di Luciano D’Alfonso invitando esplicitamente il PD “a cambiare cavallo”.
L’articolo di Travaglio riassume molto bene le ragioni per cui Rifondazione, unico partito della sinistra, ha deciso da tempo di non appoggiare il candidato del centrosinistro e di proporre la mia candidatura a presidente in alternativa.
Se nel centrosinistro abruzzese dominano ignavia e complice silenzio l’insostenibilità della candidatura di Luciano D’Alfonso è ormai un caso nazionale.
Le cose che scrive Travaglio le ripetiamo da mesi inascoltati dall’intero centrosinistro e non possiamo che associarci all’invito che il giornalista rivolge al PD.
Non so quanti voti prenderemo, ma sono orgoglioso del fatto che siamo stati gli unici a decidere che è meglio rischiare di rimetterci il seggio che perderci la faccia e la dignità.

Leggete&condividete.

Carta Canta, l’Espresso 21 marzo 2014

Sui politici inquisiti,e perfino condannati, Forza Italia ha almeno il pregio della chiarezza: candida alle Europee il pregiudicato interdetto decaduto Silvio Berlusconi. Sulla posizione del Pd, invece, chi ci capisce è bravo. La ministra renziana Maria Elena Boschi comunica alla Camera che “non è intenzione del governo chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia,ma solo per problemi di opportunità politica”. Dunque il ministro Lupi (Ncd, indagato per abuso d’ufficio), il viceministro Bubbico (Pd, rinviato a giudizio per lo stesso reato) e i sottosegretari Barracciu, Del Basso de Caro e De Filippo (Pd, indagati per peculato nelle Rimborsopoli regionali) possono restare tranquillamente al loro posto. Del resto erano nei guai già prima di essere nominati e Renzi non ha fatto una piega. O meglio, una pieguccia l’aveva fatta con la Barracciu che, vinte le primarie per candidarsi a governatore di Sardegna, era stata scandidata in quanto inquisita. Ora il caso si ripete in Abruzzo: Luciano D’Alfonso, ex sindaco di Pescara, arrestato nel 2008 per storie di mazzette e poi rinviato a giudizio tre volte (due per corruzione, una per truffa e falso), è il candidato governatore alle regionali del 25 maggio, dopo avere stravinto le primarie di coalizione (Pd-Idv-Sel). Dei tre procedimenti, quello per truffa e falso è in corso, mentre i due per corruzione si sono chiusi in primo grado con l’assoluzione: ma per uno la Procura ha fatto ricorso e si sta celebrando l’appello. C’era da attendersi il pronto intervento di Renzi sul modello Barracciu, onde evitare che D’Alfonso sia eletto e poi, in caso di condanna in secondo grado, costretto a dimettersi. Sarebbe il secondo governatore consecutivo del Pd a farlo per motivi penali, dopo Ottaviano Del Turco. Invece niente: Renzi tace e il Pd acconsente. Continue reading PD DIA RETTA A TRAVAGLIO: D’ALFONSO INCANDIDABILE

ASL Chieti: programmaz​ione sale operatorie a favore delle cliniche private?

doctkildare1

Come si decidono le priorità nella sanità pubblica abruzzese?

Ho presentato un’interrogazione per segnalare gli strani indirizzi della direzione sanitaria della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti per la programmazione della sala operatoria.

A chi dare la precedenza negli interventi? Quali interventi mettere in coda allungando le liste di attesa?

Nell’interrogazione credo di aver spiegato come dietro un criterio apparentemente ” economico” si nasconde una regalia indiretta alla sanità privata.

Praticamente vietati o comunque in coda gli interventi più desiderati dalle strutture private alle quali inevitabilmente si rivolgono i cittadini.

Continue reading ASL Chieti: programmaz​ione sale operatorie a favore delle cliniche private?