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LA LORO MORALE E LA NOSTRA

Acerbo_altra_regione (2)Il presidente dell’Ance (associazione costruttori edili) aquilana Gianni Frattale si è molto arrabbiato per il fatto che abbiamo rivelato che il consorzio di imprese di cui è vice-presidente ha affidato l’ufficio LEGALE (sic!) per il più grande appalto pubblico della ricostruzione a un politico condannato a 4 anni per lo scandalo della sanità.

Non potendo smentire quanto abbiamo rivelato, cioè che l’avv. Boschetti è un condannato, Frattale si lancia in una serie di insulti definendo “becero e infamante” il nostro comunicato di cui però non riesce a smentire neanche una parola. Abbiamo in altra sede risposto a questo degno rappresentante di una classe dirigente politica e “imprenditoriale” abruzzese che ci ha fatto superare ogni record di scandali giudiziari ma che non mostra alcun segno di ravvedimento operoso come testimonia la scelta di offrire al condannato di Sanitopoli immediatamente asilo nella ricostruzione post-terremoto come se nulla fosse successo (leggi articolo)

Il presidente dei costruttori aquilani esprime incontenibile soddisfazione per il fatto che i “cittadini” mi abbiano punito per questa così fastidiosa politica non rieleggendomi in Consiglio Regionale.
Ovviamente considero un complimento il fatto che un personaggio del genere non sia tra i miei estimatori.
Anzi lo ringrazio perché mi dà l’occasione per segnalare una cosa di cui vado fiero insieme ai miei compagni e compagne.

1) Non sono stati gli elettori a farci fuori alle ultime elezioni regionali ma una legge elettorale modificata appositamente per far fuori il sottoscritto e Rifondazione (lo disse il capogruppo del PD in commissione proponendo di innalzare la soglia)

2) in tante altre regioni italiane, dal Veneto all’Emilia Romagna e anche in Abruzzo con la vecchia legge, noi saremmo entrati in Consiglio avendo superato lo sbarramento del 3% che è quello previsto anche dall’Italicum.

3) bastava entrare nella coalizione di D’Alfonso e avremmo eletto con molti meno voti infatti ci sono ben 3 liste che sono entrate in Consiglio avendo preso meno voti di noi e senza aver raggiunto il 3% (i dati elettorali li trovate qui): Centro Democratico, Italia dei valori, SEL.

4) in cifra assoluta e in percentuale noi abbiamo aumentato i voti rispetto alla precedente consultazione alla quale non partecipavano né Sel né M5S formazioni che hanno assorbito parte consistente del voto PRC, quindi non è esatto dire che siano stati gli elettori a toglierci la fiducia e a escluderci dal Consiglio.

5) ringrazio quindi l’amico del condannato per avermi dato l’occasione di rivendicare con orgoglio che ho/abbiamo rinunciato a una facilissima rielezione per una scelta di coerenza senza badare alla convenienza personale.

6) so di dare un dispiacere al presidente dei costruttori ma devo dargli la notizia che si può fare politica anche senza avere una carica pubblica ed è’ quello che facciamo da una vita essendo dei militanti e degli attivisti non dei politicanti.
Infatti è stato costretto a rispondere a una critica che veniva da noi che pur non sediamo in Consiglio regionale.

7) loro assumono il condannato Boschetti, noi rinunciamo a una “poltrona” ambitissima per fedeltà ai principi e intransigenza sulla questione morale.

La loro morale e la nostra sono evidentemente differenti.

P.S.: colgo l’occasione per ringraziare gli elettori e le elettrici che ci hanno votato alle ultime regionali. Ancor più i compagni e le compagne che hanno accettato di candidarsi con la nostra lista testimoniando che in questa regione non ci sono solo complici e sudditi ma anche persone in grado di assumersi la responsabilità di una battaglia etica e politica.

La vicenda aquilana che abbiamo scoperchiato dimostra che la nostra scelta era giusta, che c’è bisogno di un’altra regione e non la si costruisce se non combattendo a viso aperto, e senza mendicare strapuntini, consorterie e sistemi di potere trasversali (a proposito: la finta opposizione di centrodestra non ha detto una parola sulla vicenda Boschetti, la solidarietà con i condannati è bipartisan).



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