Dopo aver letto il post banale e unilaterale di Roberto Saviano sulla morte di Fidel Castro mi sono imbattuto in questo brano dello scrittore uruguaiano Eduardo Galeano. Non posso che consigliarne la lettura ai tanti Saviano che in queste ore commentano la morte di uno dei più grandi eroi del Novecento con toni degni di Trump, senza nemmeno avere l’attenuante di essere esuli cubani in Florida.
Sto ancora aspettando di vedere l’agenda del sindaco. Suo comportamento scorretto e illegale: basta leggere circolare Prefettura
Ieri ho denunciato in diretta tv il malcostume del sindaco di Pescara che è arrivato presso gli studi Rai di Saxa Rubra con auto, autista e addetto stampa del Comune per partecipare a una tribuna politica che nulla aveva a che fare con i suoi compiti istituzionali.
Il sindaco in trasmissione aveva risposto alla mia critica con un impegno: “Fornirò all’onorevole Acerbo anche la mia agenda così spieghiamo quali sono le ragioni che ci hanno condotto a Romaâ€.
Peccato che poi che nel prolisso comunicato sull’argomento il sindaco Alessandrini non abbia fornito alcuna delucidazione sulle ragioni per cui i contribuenti pescaresi hanno dovuto pagare benzina, autostrada, e due dipendenti comunali per consentire a Marco Alessandrini di andare a fare campagna elettorale fuori Regione.
Ricordo che il comportamento del sindaco, come quello di quasi tutti gli esponenti di governo nazionale, regionale o locale del PD del NCD contrasta con la normativa in materia di campagna elettorale (e non solo).
Il sindaco ha ricevuto, come tutti i suoi colleghi, la tradizionale circolare della Prefettura che al punto a) chiarisce che “singoli soggetti titolari di cariche pubbliche (…)possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenzeâ€.
La critica al sindaco di Pescara non è dunque antipolitica ma richiamo al rispetto della normativa e della correttezza istituzionale.
Oggi pare che il sindaco andrà a Napoli a una manifestazione per il Si con la sua automobile e a sue spese. Segnalare il malcostume è servito a ricondurre il sindaco a comportamenti più corretti.
Purtroppo le cattive frequentazioni hanno incrinato la cultura della legalità che avrebbe dovuto contraddistinguere il nostro sindaco.
Maurizio Acerbo, segreteria nazionale Rifondazione Comunista
Una delle cose che mi è sempre piaciuta della prima poesia beatnik – Ginsberg e Kerouac e Corso – era l’uso della parola “angelo”. Non ho mai saputo cosa intendessero, tranne che era una designazione per un essere umano e che affermava la luce in un individuo. Non so come ho usato la parola “angelo”. L’ho dimenticato esattamente, ma non credo che io l’abbia mai usata meglio del modo in cui Ginsberg e Kerouac usarono la parola nei primi anni Cinquanta . Ho sempre amato leggere le loro poesie in cui si parlava angeli.
Ho imparato questa canzone da un amico quando avevo 15 anni. Lui ne aveva 17. Suo padre era un sindacalista. Stavamo lavorando in un campo a Ste. Marguerite nel Quebec. La cantavamo ogni mattina seguendo il Canzoniere del Popolo dalla prima all’ultima pagina. Sviluppai la curiosa idea che i nazisti fossero stati sconfitti dalla musica.
Come Dylan, Simon, e pochi altri, Leonard Cohen ha ampliato il vocabolario della canzone popolare nella sfera della poesia. E come Simon e Dylan, Cohen elaborerà e rielaborerà le sue canzoni fino a quando non raggiunge una sorta di perfezione impossibile. Lui non aveva bisogno dell’influenza di Dylan, però, per ispirare il suo approccio poetico al songwriting. Aveva già scritto molta poesia e due romanzi di grande successo al tempo in cui Dylan emerse , spingendo il poeta Allen Ginsberg a commentare, “Dylan ha fatto esplodere la mente di tutti, ad eccezione di Leonard.”
IL REGIME DEI PREPOTENTI: RENZI E D’ALFONSO ABUSIVI E ILLEGALI
VOGLIONO CAMBIARE LA COSTITUZIONE EÂ NON RISPETTANO NEPPURE LE LEGGI
Renzi e D’Alfonso violano le semplici norme che regolano la campagna elettorale. Sono palesi le violazioni di leggi che abbiamo riscontrato e che denunciamo nella città di Pescara e nel circondario.
Ieri sera abbiamo segnalato alla polizia la presenza di un tabellone pubblicitario luminoso che su Via Silvio Pellico annuncia il comizio per il Sì del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in palese violazione, dell’articolo 6 della legge n.212/56 e successive modifiche in quanto al comma 1 è “vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico.â€
Siamo di fronte all’esercizio dell’arroganza e della prepotenza. Renzi e D’Alfonso sono pieni di zie e sponsor e quindi le multe non li preoccupano. Semmai ne ricevano hanno risorse per pagarle o magari se le annullano pure facilmente. A questo uso arrogante e prepotente delle istituzioni diciamo NO. Oggi presentiamo un esposto e invitiamo tutte/i giovedì 10 a partecipare al corteo che partirà da Piazza Sacro Cuore.