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Piano spiaggia:  Sel ricordi cosa dichiarava nel 2013 e si opponga sul serio

giovanni di iacovoGiovanni Di Iacovo chiedeva a Mascia nel 2013 di far rispettare una norma del Piano Spiaggia che oggi la giunta di cui fa parte vuole abolire. 

Il terrificante “piano spiaggia” approvato dalla Giunta Alessandrini prevede non solo l’aumento del 30% del volume degli stabilimenti balneari ma anche altre schifezze che darebbero il colpo di grazia alla poca vista mare rimasta a Pescara.

Torno a segnalare che sparirà anche la disciplina sulle “strutture mobili” che imponeva, laddove Comune e Capitaneria facevano controlli, di rimuoverle alla fine della stagione balneare.

A fine stagione non si dovrà smontare niente, neanche le strutture accessorie e di facile rimozione (dunque anche i pali dei palmoni potranno adornare la spiaggia anche in inverno). Con il nuovo “piano spiaggia” si potrà costruire di tutto con una semplice SCIA e lasciarlo sulla spiaggia per l’intera durata della concessione.

Immagino già quante giochi, recinzioni, casotti, tende, gazebo, palificazioni ecc. “mobili” sorgeranno per rimanere in eterno in aggiunta al già tantissimo costruito e dilatato col 30% di aumento previsto nel piano.

Vorrei ricordare all’assessore Giovanni Di Iacovo e a Sel cosa dichiaravano nel 2013 ai tempi della giunta Mascia:

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D’Alfonso “sta esaurito”?

dalfonso 2D’Alfonso ha cancellato ruolo opposizione, ma non combina niente lo stesso. Che bisogno c’era di strattonare la Marcozzi? Non era atto dovuto fornire ai consiglieri documentazione e far cessare protesta? Il video dell’ultima dalfonsata fa il giro del web.

La propensione alla prepotenza di D’Alfonso è nota, soltanto il suo esercito di lacchè fa finta di non vederla. 

Più che la gag con la Marcozzi mi preoccupa il fatto che il Presidente ha cancellato di fatto, modificando il regolamento con la complicità del centrodestra, la democrazia in Regione.

Infatti non è più possibile neanche minacciare l’ostruzionismo e quindi imporre alla maggioranza di confrontarsi seriamente visto che con la norma killer dalfonsiana in qualsiasi momento il Presidente può presentare un emendamento che fa decadere tutti quelli dell’opposizione.

Mai nessuno ha avuto tanto potere in Regione di fare e disfare ma D’Alfonso non riesce a combinare niente lo stesso.

La mancanza di stile nell’affrontare la non certo dura protesta grillina dà l’idea di quanto D’Alfonso sia insofferente verso le critiche e soprattutto nervoso per gli scarsissimi risultati del suo governo regionale.

D’Alfonso “sta esaurito”, direbbe Nduccio.

M.

L’ultimo Natale dei fratelli Cervi

alcide cervi(…) e venne il Natale. Alla vigilia entrò Don Stefano per la confessione.

– Noi non abbiamo peccati da pentirci – ho detto io e i figli.

– E allora perché siete qui dentro?

– Perché abbiamo fatto le opere di misericordia – rispondo io.

– E quali sono queste opere di misericordia? – fa il prete.

– Se non lo sa lei che è canonico, chi lo deve sapere? Abbiamo dato asilo ai perseguitati, da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, abbiamo conservato i figli alle madri, gli uomini alle spose. Abbiamo predicato la giustizia contro i prepotenti fascisti e ladri, contro i ricchi carnivori di fatica e sangue.

– Ma a parte la politica, tutto il resto sono cose dette dal Vangelo, non sono reato.

– Sono reato, e chi le fa ci muore. Gesù le ha dette e le ha fatte così è diventato crocifisso. Noi pure le abbiamo fatte e apposta siamo qui dentro. E poi per la politica, se quello che volete dire è quello che intendo io, non abbiamo paura e siamo comunisti, ma io vi dico che oggi comunista, socialista e cristiano sono una persona sola, sono l’uomo secondo giustizia! Continue reading L’ultimo Natale dei fratelli Cervi

Del Vecchio non racconti frottole: aumento 30% stabilimenti non è obbligatorio

enzo del vecchioIl (vice)sindaco Enzo Del Vecchio ha rilasciato una dichiarazione al Messaggero in risposta al comunicato con cui ho denunciato che la Giunta comunale di Pescara ha approvato una proposta di “piano spiaggia” che prevede l’aumento del 30% dei volumi degli stabilimenti.

Il vice-sindaco Enzo ha cercato di cavarsela con almeno due clamorose balle.

1)  “Siamo obbligati a recepire quel provvedimento”, dichiara Del Vecchio. Una vera balla.

L’aumento del 30% è una possibilità prevista nel Piano Demaniale Regionale votato da “centrosinistro” e centrodestra ma il Comune non ha l’obbligo di recepire quanto previsto nel comma 25 dell’articolo 5 delle NTA del Piano Demaniale Marittimo regionale: “per i comuni fino a 100.000 unità il parametro massimo di metri quadrati 250 è incrementato del 30%”.

Come ha spiegato il Prof. Stefano Civitarese in un parere reso al Presidente della commissione urbanistica del Comune di Pescara che trovo strano che Del Vecchio non conosca,

i comuni hanno il potere di specificare le previsioni regionali con il limite di non entrare in contraddizione (…) Nella maggior parte dei casi si fissa un obiettivo minimo da perseguire (direttiva) o si stabilisce un limite massimo per i vari tipi di insediamenti consentiti (conformazione del territorio), lasciando evidentemente alla discrezionalità del pianificatore comunale l’opzione se perseguire obiettivi più “ambiziosi” o fissare limiti inferiori a quelli massimi consentiti

Tra i commi che fissano i limiti massimi, che quindi il Comune può decidere di non raggiungere, Civitarese cita proprio il comma 25 dell’articolo 5. La Giunta poteva dunque non recepire ma lo ha fatto. Continue reading Del Vecchio non racconti frottole: aumento 30% stabilimenti non è obbligatorio

Follia a Pescara: giunta Alessandrini vuole aumentare del 30% volume stabilimenti balneari

dalfonso alessandriniE’ una possibilità prevista nel Piano Demaniale Regionale votato da “centrosinistro” e centrodestra ma il Comune non ha l’obbligo di recepirla. Eppure lo ha fatto. Alessandrini ancora una volta purtroppo segue le indicazioni di D’Alfonso, anzi in questo caso pure quelle di Riccardo Padovano. Ora la proposta deve essere approvata dal Consiglio Comunale. La città assisterà passivamente? 

 La Giunta Comunale di Pescara ha approvato il 9 dicembre scorso la delibera con le modifiche alle norme del “Piano spiaggia” recependo le disposizioni dell’orrendo Piano Demaniale Marittimo Regionale approvato con voto unanime di centrosinistro e centrodestra e tiepidissima opposizione M5S (ricordo che il PDM regionale era stato bloccato con 1000 emendamenti dal sottoscritto ma è stato poi approvato dopo la vittoria di D’Alfonso)

Nonostante non fosse obbligata a farlo la Giunta Alessandrini ha introdotto dunque la possibilità di aumentare di un ulteriore 30% il volume dei nostri stabilimenti balneari.

Aumentare ulteriormente il volume degli stabilimenti è un’autentica follia: basta fare una passeggiata per la nostra riviera per rendersi conto di quanto siano cresciuti grazie a una politica complice e irresponsabile i volumi sul nostro arenile rendendo per molti tratti invisibile e inaccessibile la nostra spiaggia e il nostro mare.

A Pescara di tutto si sente la mancanza meno che di stabilimenti ancor più ingombranti.

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