Ho scritto un articolo sul caso Guidi che è uscito sul Manifesto del 1 aprile 2016. Eccovelo.
Di fronte a quanto sta emergendo nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Potenza, le dimissioni della ministra Federica Guidi sono un atto dovuto. Il presidente del Consiglio dovrebbe chiedere scusa a quei «comitatini», ovviamente soprattutto a quelli lucani, che ha ripetutamente deriso. Comunque vada a finire, questa inchiesta rappresenta una clamorosa bocciatura di un premier che ha subappaltato la politica energetica nazionale a Confindustria.
Ricordo che la ministra allo Sviluppo Economico indicò, al momento del suo insediamento, tra le priorità del suo dicastero proprio la ripresa degli investimenti privati per la ricerca e la produzione di idrocarburi e la centralizzazione delle competenze in materie di infrastrutture energetiche strategiche per sconfiggere la conflittualità crescente nei territori. Renzi di suo ci aggiunse le battute offensive verso gli ambientalisti, rei di ostacolare la ripresa economica del paese. Continue reading E ce lo contrabbandano per interesse nazionale