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![]() Cosa c’è di peggio che rischiare la distruzione della vita sulla Terra attraverso la guerra nucleare e la creazione di un inverno nucleare? Cosa c’è di più importante che proteggere il mondo da un rapido collasso climatico che sarebbe un’apocalisse nucleare?
Vuoi che dica “coraggio†o “bontà †o “libertà â€? O “tenere testa a Putin”? Non lo farò. La risposta ovvia è quella giusta: niente. Niente è più importante che preservare la vita. I morti hanno pochissima libertà e praticamente non si oppongono a Putin.
Se vuoi che i criminali di guerra siano ritenuti responsabili, chiedi al governo degli Stati Uniti di sostenere la Corte penale internazionale e lo stato di diritto per tutti, compresi gli americani, esattamente come promesso a Norimberga dal procuratore capo degli Stati Uniti, il giudice Robert Jackson. Ma non rischiare l’Armageddon.
Se avrò la miserabile fortuna di trovarmi solo tra le macerie e l’oscurità di un mondo abitato principalmente da scarafaggi, il pensiero “Beh, almeno abbiamo resistito a Putin”, non mi conforterà nel mio monologo interiore. Sarà subito seguito da questi pensieri: “Chi ha deciso di rendere così potente quel piccolo cretino? Avrebbero dovuto esserci altri millenni di vita, amore, gioia e bellezza. Avrebbe dovuto essere una nota a piè di pagina in oscuri testi di storiaâ€.
Ma qual è, vi chiederete, l’alternativa al rischio di una guerra nucleare? Sdraiarsi e dare agli invasori tutto ciò che vogliono? Anche se sarebbe davvero un’alternativa preferibile, ce ne sono di migliori disponibili e lo sono sempre state.
Un’alternativa sarebbe perseguire il cessate il fuoco, i negoziati e il disarmo, anche se ciò significa scendere a compromessi con la Russia. Tenete presente che i compromessi sono imprese a doppio senso: questi coinvolgerebbero anche la Russia che scenderebbe a compromessi con l’Ucraina.
Continue reading David Swanson: Cosa c’è di peggio che rischiare l’apocalisse nucleare? ![]() Noto che Enrico Mentana non ha inserito tra i soggetti politici nel sondaggio settimanale Unione Popolare.
Faccio presente che cancellare un soggetto politico dal sondaggio settimanale significa farlo sparire dalla percezione popolare. Al contrario citarlo ogni settimana ne fa alla lunga un soggetto riconosciuto.
Parlo di discriminazione perché nella tabella c’è una formazione come “Noi moderati” che alle elezioni ha preso lo 0,9% e che ora viene data dal sondaggio all’1,2%.
Dunque la formazione centrista ha una dimensione più piccola di Unione Popolare.
Non si capisce dunque perché Unione Popolare non sia menzionata.
È noto che i sondaggi possono essere usati come strumenti di manipolazione dell’opinione pubblica. UP non è neanche menzionata nella domanda che SWG pone al suo campione. E sarebbe interessante conoscere quale giustificazione ci sia per questa omissione.Â
![]() Non so se siamo di fronte a un’operazione di killeraggio o semplicemente a distrazione. Non ci si venga a dire che siamo scesi sotto l’1 in questi giorni perché l’elettorato che ci ha votato è notoriamente molto convinto.
Più sensato immaginare che chi voterebbe UP abbia risposto “altre liste”.
Auspico che Enrico Mentana, Tg La7 o SWG pongano riparo.
È una questione di democrazia.
P.S.: Noi di Rifondazione Comunista ben conosciamo le conseguenze dell’oscuramento mediatico.Â
![]() “Affrontare l’impatto del Nord Stream 2:
Gli Stati Uniti e l’Ucraina continuano a opporsi al Nord Stream 2, che consideriamo una minaccia alla sicurezza energetica europea. Gli Stati Uniti intendono continuare a utilizzare le misure previste dalla legislazione e dalla diplomazia energetica, anche attraverso la recente nomina di un alto consulente per la sicurezza energetica, per mantenere il ruolo di transito dell’Ucraina e la sicurezza dell’approvvigionamento durante questo periodo di transizione energetica e per impedire l’uso da parte del Cremlino di energia come arma geopolitica. I governi degli Stati Uniti e dell’Ucraina sostengono gli sforzi per aumentare la capacità di forniture di gas all’Ucraina da fonti diversificate.”
Ovviamente nessuna sicurezza energetica europea era minacciata. Semmai la possibilità di bloccare l’esportazione di gas russo verso l’Europa da parte della NATO.Â
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