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Sutra di Nicolini (una poesia inedita di Allen Ginsberg*)

estate-romana-342x483Inoltre se mi capisci io ti dichiaro un nicolini
nicolini cristo one man show revival mandala hollywood
nicolini cibernetico il cui camerino è una grotta in un computer interstellare
comete & comiche mute e sorriso di Gable & denti da vampiro sangue finto panzanelle rock coca-cola calda
nicolini furbo che ruba le ghirlande a paperino
nicolini chicolini
molte donne sognano cineclub ultima fila buio con nicolini
nicolini con la sua zazzera selvaggia cammina lungo il Colosseo piangendo
nicolini si buca sovente imita Sordi & Lindsey Kemp Corman RIvera perché no Vertov
nicolini power, oh tu onnipotente, onnipotente il rantolo universale dei tuoi mille comunicati stampa zen pornonicolinistereonicolininicoliniboia
quale macchina celeste, quale burocrazia centrale, quale Metro Goldwyn Lenin Meyer potrà fermarti sulla tua Cadillac russa mentre la radio impazzita blatera blues Baglioni bierre da Cleveland a Ostia?
nicolini sibilo di droga nell’occhio di Nonna Papera
nicolini assassino, nicolini assessore
nicolini venti pastiglie di argan per un suicidio su un letto sfatto
nicolini che usa Marilyn come segnalibro
nicolini può far riscoprire dio ma è perfettamente ateo
e gli insetti attorno alla lampada la grande festa lo show finale il ponte che salta in aria lo so ti porteranno via nicolini
nicolini da qualche pianeta un’astronave rossa scenderà ti uccideranno
oh nicolini jazz spezzato la tua vestaglia d’oro insanguinata lampade rotte unico indizio una salsiccia del festival dell’Unità
bene bene dice il private-eye di Tbiblisi fatto fuori nicolini
per santo Bogart santa Lauren alza l’ostia sotto i riflettori bollenti così noi ti ricorderemo o dracula o gilda o Poona alla fermata del tram o boy di terza fila buono per tre siringhe angeliche contemporanee
su tre schermi o Socrate o pusher di cultura la mia vena
trema come una vecchia pellicola e ti aspetta resta con noi
nei secoli dei secoli nicolini the end
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* Durante l’estate romana del ’79 l’assessore comunale alla cultura Renato Nicolini organizzò un festival internazionale di poesia con Ginsberg, Evtušenko, altri poeti. Stefano Benni “tradusse” due composizioni di Ginsberg e Evtušenko. Ma “il Messaggero” abboccò, scambiandole per autentiche. L’infortunio diventò colossale e la beffa di Stefano Benni fu addirittura datata: si scrisse che il componimento di Evtušenko era stato scritto, chissà poi perché, in autunno a Berlino. Ma l’amo di Stefano Benni pescò un pesce più grosso. Antonello Trombadori prese per autentica la poesia di Allen Ginsberg e, nel corso di un dibattito in televisione, la lesse, fra le risa degli ascoltatori, come un brano che provava “l’idiozia” della poesia moderna. Seguì una dolce smentita di Ginsberg e una violenta telefonata del poeta sovietico al direttore del “Messaggero”. Il tutto è stato tratto da “Prima o poi l’amore arriva” di Stefano Benni.

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Ho letto poco fa la notizia della morte di Renato Nicolini, il ministro della cultura che non abbiamo mai avuto e che l’Italia (e la sua ex-sinistra) non si è meritata. Lo ricordo con le immagini del documentario sul Festival dei Poeti di Castelporziano uno dei tanti eventi effimeri passati alla storia, il suo geniale omaggio a Pasolini:
Consiglio di fare visita a Nicolini sulla sua pagina facebook, una passeggiata tra i suoi post brillanti e amari al tempo stesso. L’ultimo si conclude così: “Quando guariremo e sapremo di nuovo guardare con limpidezza?”

(aggiornerò questo post più tardi con altri materiali)

l’ultima intervista

NICOLINI E’ VIVO E LOTTA INSIEME A NOI!

l’ultimo articolo sul Manifesto

L’imprevedibilità della metropoli di Vezio De Lucia

L’addio di Frigidaire

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