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PESCARA: VOGLIONO SPOLPARSI IL PP2

pp2cDa anni si dice che quella del Piano Particolareggiato 2 (che ricomprende la porzione di città occupata dall’ex-Cofa e sale lungo via Andrea Doria) rappresenta un’area strategica per il rilancio economico della città incentrato soprattutto sul turismo, ecc. 

 A molti è sfuggito che il cosiddetto “decreto sviluppo” (Legge 106/2011), in assenza di una normativa regionale, regala ai privati la possibilità di bypassare il Piano Particolareggiato e fare da soli.

Praticamente i privati – l’apripista credo sia il noto avvocato Milia e altri – presentano progetti sulle proprie aree fregandosene ampiamente dell’interesse collettivo a una pianificazione organica dell’intero Piano Particolareggiato.

Il motivo è semplice: in base all’articolo 5 della Legge 106/2011 i proprietari di aree e immobili ricadenti nel PP2 possono realizzare più  volumetria di quella consentita dal Piano Regolatore (ricordo che nella variante voluta da Rifondazione avevamo fortemente ridotto il carico urbanistico sul PP2 proprio per favorire una riqualificazione all’insegna della qualità ambientale).

Inoltre i privati non cedono le aree per standard (verde, parcheggi, strade, ecc.) e non pagano le opere di urbanizzazione che ricadranno sulla comunità.

Praticamente se si dice sì a questi progetti dei singoli privati si consegnerà il PP2 che avrebbe dovuto rappresentare nelle aspettative l’occasione di rilancio dell’immagine e dell’economia della città a un’operazione speculativa da anni ’60.

Ovviamente il Comune ha la possibilità di dire no a queste pretese portando i progetti eventualmente presentati – in primis quello che è già passato al vaglio di una inutile commissione edilizia* – in Consiglio Comunale e in quella sede bocciarli perchè in contrasto con gli obiettivi della comunità cittadina.

E’ chiaro che se la maggioranza e la Giunta non blocca queste operazioni vuole dire che il centrodestra ha deciso di lasciare ai soliti noti ricchi e potenti di questa città la possibilità di spolparsi il PP2.

Se non si blocca il progetto esaminato dalla commissione edilizia non si potrà ddire no anche a tutti gli altri proprietari di aree e immobili ricadenti nel perimetro del PP2.
Non accampino i ritardi della progettazione urbanistica pubblica come scusa.

Il PP2 era stato oggetto dello studio di fattibilità per una S.T.U. che è stato archiviato insieme ai progetti già pronti lasciati in eredità dalla precedente amministrazione.

Come avevo già denunciato due anni fa l’accantonamento della S.T.U. è stato un regalo ai costruttori pescaresi che temevano di perdere le loro rendite di posizione (la STU prevedeva che i partner privati del comune fossero selezionati mediante bandi). Ora ci si disfa persino della pianificazione urbanistica.

Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale PRC


* andrebbe abolita visto che non è più prevista dall’ordinamento e quindi è oggettivamente inutile.

 

dalle nostre parti sempre attuale:

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