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FIORILLI CEMENTIFICA LA SPIAGGIA E SE LA PRENDE CON IL BOTELLON

BISOGNA CONSERVARE AD OGNI COSTO INTIERA LA LIBERTA', FIN NELL' EBBREZZA.

BISOGNA CONSERVARE AD OGNI COSTO INTIERA LA LIBERTA', FIN NELL' EBBREZZA.

Il vicesindaco Fiorilli usa il moralismo per negare le evidenti responsabilità dell’amministrazione comunale.

 L’amministrazione sapeva del raduno di giovani sulla spiaggia libera della madonnina visto lo spiegamento di forze presenti dalla Polizia alla Guardia di Finanza alla Croce Rossa ai Vigili Urbani.

 Il Questore ha sicuramente informato sindaco e giunta della notizia che sui social networks girava questo appuntamento di massa.

 Anzi sono sicuro che l’atteggiamento da tenere sia stato concordato con l’amministrazione comunale.

 Avendo scioccamente concordato che le forze dell’ordine avrebbero impedito l’accesso alla spiaggia libera (cosa poi risultata impossibile) questi amministratori non si sono preoccupati di prendere alcun provvedimento.

 Io sabato c’ero e ho constatato non solo l’irresponsabile assenza della giunta ma che non erano stati nemmeno posizionati bagni chimici né cestini o bidoni sulla spiaggia.

Insomma quella che il vicesindaco definisce “latrina” è responsabilità della giunta comunale e della sua inerzia di fronte a un evento spontaneo di cui però era stata informata in anticipo.

Trovo stucchevole che si usino strumentalmente questioni serie come la lotta all’alcolismo facendo finta di non sapere che gli alcolici sono in vendita in tutti i locali e gli stabilimenti balneari della città. Se i giovani bevono nei stabilimenti dei suoi amici l’alcool fa miracolosamente bene alla salute?

 Invece di stare lì in mezzo ai propri giovani concittadini per gestire la situazione e cercare di comprendere il fenomeno – come sarebbe doveroso per un’amministratore comunale -  il vicesindaco Fiorilli lancia addirittura anatemi da ayatollah iraniano contro “un nuovo fenomeno che andrà arginato”.

 Per l’8 luglio Fiorilli chiederà l’intervento della celere?

 E’ segno di grande pigrizia e mediocrità il fatto che gli amministratori comunali abbiano delegato alle forze dell’ordine (a cui va il mio plauso per la professionalità dimostrata) la gestione di un evento giovanile di quelle dimensioni.

 Se la notte di sabato si è constatata per l’ennesima volta la ormai proverbiale svogliatezza dell’attuale giunta comunale, con il suo comunicato il vicesindaco ne ha ulteriormente attestato anche la inadeguatezza culturale.

  Nascondersi dietro l’alcool non serve. Questa amministrazione assiste passivamente alla chiusura di quasi tutti i locali dove si facevano concerti in città, non si è nemmeno accorta che la sua Giunta Regionale stava traslocando la biblioteca da Piazza Salotto, ed è stata persino capace di togliere finanziamenti e la disponibilità del Parco della Caserma di Cocco a un festival come l’IndieRocket.

 L’appello alle regole il vicesindaco non dovrebbe rivolgerlo ai giovani ma a se stesso visto lo scempio che sta realizzando sulla spiaggia libera di Piazza Primo Maggio.

 I rifiuti si raccolgono, il cemento armato no.

 Fiorilli cementifica la spiaggia e poi raccomanda ai giovani il rispetto delle regole.

 

 Maurizio Acerbo, consigliere comunale Rifondazione Comunista

 P.S.: vista l’incapacità dell’amministrazione invito i giovani del Botellon per il prossimo ad autorganizzare la pulizia e la raccolta dei rifiuti sulla spiaggia (ovviamente a disposizione per dare una mano).

 

 RACCOMANDO LA LETTURA DEL COMUNICATO CULT DI FIORILLI:

 COMUNICATO  STAMPA

 

Alle Redazioni

 

Oggetto: Il vicesindaco Fiorilli su Bottelòn party alla Madonnina e centro-sinistra

 

“L’amministrazione comunale di Pescara non può esaltare l’impresa di cento, mille o cinquemila giovani che sabato scorso hanno deciso di ritrovarsi presso la spiaggia libera della Madonnina per ubriacarsi insieme, riducendo il patrimonio pubblico in una latrina, specie se poi parliamo di una manifestazione non comunicata né tantomeno autorizzata. Non possiamo esaltare né incoraggiare la ‘politica del bere’, quando dovere delle Istituzioni è quello di disincentivare l’uso di alcol tra i nostri ragazzi, né tantomeno possiamo compiacerci per un’iniziativa che non aveva alcunché di culturale, né tantomeno dovrebbe farlo alcun esponente politico che non può interpretare la manifestazione di sabato scorso come una ‘bravata’ o un’allegra trovata di un gruppo di amici per una bevuta in compagnia. Appare altresì strumentale il confronto politico su quella struttura e sulla realizzazione dello Stadio del mare in piazza Primo Maggio, che ha ben altre potenzialità e ambizioni”. Lo ha detto il vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli commentando il Bottelòn Party svoltosi sabato presso la Madonnina e soprattutto gli interventi di esponenti politici e del cosiddetto ‘mondo culturale’.

“Non possiamo in alcun modo condividere l’episodio di sabato scorso – ha ricordato il vicesindaco Fiorilli -, quando circa cinquemila ragazzi, molti dei quali giovanissimi, appena maggiorenni se non adolescenti, si sono ritrovati nell’area della Madonnina, senza aver chiesto alcuna autorizzazione preventiva, obbligatoria per qualunque tipo di manifestazione, non per assistere a uno spettacolo, a un concerto, o per un dibattito, ma semplicemente per bere alcol in tanti casi in modo esagerato; in sostanza per ‘ubriacarsi’ in compagnia e, in taluni casi, per fare uso di sostanze stupefacenti. Un modo per stare insieme che non possiamo prendere ad esempio né tantomeno ritenere divertente, per un’amministrazione che da due anni sta lavorando con il Servizio di alcoologia della Asl di Pescara, coordinato da Splendora Rapini, per disincentivare l’abuso di alcol tra i giovani, portando avanti campagne di sensibilizzazione proprio tra i nostri studenti, cercando di far loro capire quali possono essere i rischi connessi a tali comportamenti, a partire dalla dipendenza. Ne sanno qualcosa i sanitari che sabato sera sono stati impegnati, sino all’alba di domenica, per prestare soccorso a ragazzi che per ‘divertirsi’ hanno rischiato il coma etilico, costretti a correre da una parte all’altra della spiaggia tra giovani che, in preda all’alcol, rischiavano di gettarsi in mare, con le ovvie drammatiche conseguenze, e altri che davano di stomaco sulla sabbia. Tale ‘evento’, ricordiamo non autorizzato, ha costretto altresì la centrale del 118 e le forze dell’Ordine a predisporre un servizio di controllo e soccorso in pochissimo tempo con enorme dispendio di forze ed energie, sottratte inevitabilmente ad altre situazioni di bisogno. E non riesco a credere che si possano condividere tali manifestazioni, esaltando l’aspetto sociale ma celando tutte le altre conseguenze negative, etichettate come ‘inconvenienti inevitabili’. È certo sacrosanta la voglia di socializzare dei ragazzi, ma il rispetto delle regole deve valere per tutti, ed è dentro le regole che dobbiamo costruire eventi per i giovani. Tra l’altro l’area non era stata attrezzata per fronteggiare la manifestazione perché l’amministrazione comunale non era stata informata dell’iniziativa né erano state richieste le necessarie autorizzazioni. Dunque – ha proseguito il vicesindaco Fiorilli – i ragazzi non hanno dato alcuna ‘lezione’ al Comune, ma piuttosto hanno fatto risuonare un pericoloso campanello d’allarme circa un nuovo fenomeno che andrà arginato. E’ poi evidente che quell’appuntamento di massa, nato da un tam-tam su internet, non potrà mai divenire oggetto di un confronto politico tra maggioranza di governo e Pd su ‘arena del mare’ e Stadio del Mare. A decretare il fallimento di quell’arena non è stato però il centro-destra, ma lo scarso appeal di quella dislocazione, che ha fatto uscire Pescara dal circuito dei grandi eventi perché l’area della Madonnina è stata sempre giudicata come ‘inadeguata’ per ospitare iniziative di rilievo, e quegli stessi circuiti internazionali hanno sollecitato il ripristino dello Stadio del mare, ovviamente adeguato, ammodernato, per ricominciare a considerare Pescara quale méta privilegiata per concerti ed eventi. Il nostro governo cittadino, spenderà circa 240mila per realizzare impianti sportivi, tribune, palco con platea, percorsi riservati per diversamente abili, impianti della pubblica illuminazione fissi, e servizi igienici, che resteranno tutto l’anno, con relativo allaccio alla rete fognaria, dunque non un ‘dispendio di risorse pubbliche’, ma piuttosto un investimento per dotare la città di servizi, di opere che non sono invasive, che non ostacoleranno la libera fruizione della spiaggia libera, che non impediranno la visuale del mare, e che soprattutto sono perfettamente in regola con le previsioni del Piano demaniale comunale trattandosi di strutture mobili”.

 Distinti saluti

 Pescara, 6 giugno 2011

spiaggia piazza primo maggio

il cantiere sulla spiaggia antistante Piazza Primo Maggio (Nave di Cascella)

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